Le hanno rubato il cellulare del figlio morto, disperata la madre che ascoltava i suoi vocali per ricordarlo: nel frattempo gli utenti dei social network si sono mossi
Sono quasi due mesi da quando suo figlio è passato a miglior vita. Era un terribile 22 aprile di quest’anno, una data che ha segnato per sempre la vita di una donna che ha perso colui che ha messo al mondo. Un incubo da cui difficilmente potrà riprendersi. Solamente dolore da quel giorno, la sua vita è completamente distrutta. Questo è il pensiero da parte di Cristina Traverso, la madre di Manuel Abdel El Hamid. Quest’ultimo è deceduto in un tragico incidente stradale avvenuto a Pieve Ligure (provincia di Genova) dove viaggiava con la sua moto.
Purtroppo la donna sta male anche per un altro motivo. Probabilmente l’unico che le dava la forza di andare avanti. Con un post, che ha pubblicato su Facebook, ha annunciato che il cellulare del defunto figlio è stato rubato. Così recita il comunicato: “Vivendo una tragedia così ci si aggrappa a qualsiasi cosa che ricordi tuo figlio, per di più in quell’incidente mio figlio è morto ma il suo cellulare era rimasto intatto“. Il perché è fin troppo semplice: solamente in quel modo aveva la possibilità di riascoltare la voce del suo Manuel con i vocali che il ragazzo le mandava su WhatsApp.
Le rubano il cellulare, appello della madre: “Unico modo che ho per riascoltare la sua voce”
“Ogni sera io e mio figlio avevamo l’abitudine di darci la buona notte con dei bacini e le ruffine, come le chiamavo io, e finivo questo rito meraviglioso con una carezza sulla testa. Continuo a farlo tutte le sere, solo con le sue fotografie e, per sentire la sua voce, aprivo i video del suo telefono. Purtroppo non posso più fare neanche questo perché lunedì mattina dal banco bar del “Gallery” mi hanno preso il mio cellulare e quello di mio figlio“.
Nel comunicato sono stati descritti i modelli ed anche le condizioni dei due cellulari. In conclusione la donna aggiunge: “Chiedo con il cuore in mano alla persona che ha fatto questo gesto un atto di bontà, facendomi riavere i cellulari“. La solidarietà degli utenti dei social network, non si è fatta attendere. Basti pensare che, da tre giorni dalla pubblicazioni, ci sono state quasi 1.400 condivisioni. Anche se del cellulare ancora nulla.