Si è svolto nelle scorse ore un nuovo vertice in Procura per fare il punto sulla bimba scomparsa a Firenze. E’ stata presa una decisione importante.
Sono trascorsi ormai 11 giorni dalla scomparsa della piccola Kata e ancora non si hanno notizie della bambina di 5 anni. Le ricerche degli inquirenti proseguono senza sosta, ma per il momento i risultati non sono assolutamente positivi. Nella giornata odierna, come riportato dall’Adnkronos, è andato in scena un nuovo vertice in Procura ed è stata presa una decisione molto importante.
Nelle prossime ore gli inquirenti acquisiranno le immagini di tutte le telecamere della città per cercare di raccogliere elementi utili sulla scomparsa della bambina. I video arrivati dalla zona dell’ex hotel Astor non hanno dato i risultati che ci si aspettava e da qui la decisione di allargare le ricerche per provare ad individuare eventuali movimenti della piccola.
Per il momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi considerando che sono ancora diversi i punti da chiarire. Ma da parte dei genitori si insiste con la pista del rapimento. Ormai da giorni il padre e la madre della piccola Kata ribadiscono agli inquirenti che la figlia è stata portata via di forza e da qui l’appello ai sequestratori di liberarla il prima possibile.
Gli investigatori, comunque, preferiscono non tralasciare nulla e sperano di acquisire delle prove importanti dai filmati delle telecamere di Firenze. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore e se questa mossa della Procura potrà portare ad una svolta in queste ricerche che ormai vanno avanti da 11 giorni.
Come detto, gli inquirenti non vogliono lasciare nulla al caso e, secondo quanto riferito dal sito di Sky TG24, i dati della piccola sono stati inseriti nel database dell’Interpol. Un passaggio necessario per iniziare le ricerche anche fuori dai nostri confini nazionali. Infatti, stando alle ultime informazioni che arrivano da Il Messaggero, al vaglio degli inquirenti c’è anche una pista romena.
La titolare di un negozio di alimentari dove viveva Kata ha rivelato che ogni sabato arrivano furgoni diretti in Romania per portare sia le merci che alcuni romeni che abitano anche nell’ex hotel Astor.