Il 18 giugno 2023 il Lecco conquista a distanza di 50 anni la promozione in Serie B. I lombardi a distanza di tre giorni rischiano la retrocessione in D.
Dalla B alla D in soli tre giorni. E’ questo l’incubo che nelle ultime ore stanno vivendo i tifosi del Lecco, ultima squadra promossa dalla C. I Manzoniani lo scorso 18 giugno sono riusciti nell’impresa di ritornare nella serie cadetta a distanza di 50 anni battendo nella finale dei play-off il Foggia di Delio Rossi.
Un sogno che però in queste ultime ore sta rischiando di trasformarsi in un vero e proprio incubo. Infatti, la squadra allenata da Luciano Foschi rischia incredibilmente una retrocessione d’ufficio in Serie D a causa dello stadio.
Il futuro del Lecco attualmente è appeso ad un filo. Il Rigamonti-Ceppi, infatti, non è a norma per ospitare la Serie B e il presidente dei Manzoniani si è subito mosso per trovare un nuovo impianto. La scelta è caduta sull’Euganeo di Padova. La società patavina ha subito dato il proprio assenso, ma non è ancora chiaro se il via libera della Prefettura è arrivato in tempo o no rispetto alla deadline fissata dalla FIGC per l’scrizione al prossimo campionato.
In caso di timing rispettato, il Lecco sarà regolarmente tra le squadre che giocheranno la prossima Serie B e le partite casalinghe si disputeranno a Padova. Se invece fosse confermato il ritardo della presentazione della documentazione, il club lombardo non solo non giocherebbe il prossimo campionato cadetto, ma non potrebbe neanche ripartire dalla Serie C per non aver presentato la domanda di iscrizione in tempo.
Una situazione paradossale che porta il Brescia a sperare in un ripescaggio. Ma per le Rondinelle non sarà semplice considerando che il Lecco è pronto ad una vera e propria battaglia legale. Una guerra che rischia di far slittare la ripartenza della prossima Serie B.
Insomma, la nuova stagione è pronta a partire in un vero e proprio caos considerando anche che il Perugia proprio in queste ore ha chiesto l’accesso agli atti di iscrizione di alcuni club per vedere se è tutto in regola.