Un neonato piccolo di due mesi è morto, una vicenda che ha sconvolto una intera comunità: subito sono state avviate le prime indagini e disposta anche l’autopsia sul corpicino
Da Foggia fino ad arrivare al ‘Gemelli‘ di Roma visto che le sue condizioni erano critiche. Un trasferimento con l’eliambulanza per salvare la vita ad un neonato piccolo di due mesi. Subito è stato necessario il trasferimento, in terapia intensiva pediatrica, per potergli salvare la vita. Tutto questo, però, per il piccolo non è bastato. Non c’è stato assolutamente nulla da fare. Invano ogni tentativo da parte della squadra di medici del nosocomio della Capitale. Una vera e propria tragedia che ha sconvolto non solamente Roma, ma l’intera comunità foggiana per via della notizia della morte del piccolo.
Lo scorso 19 giugno era stato elitrasportato dalla sua città fino ad arrivare all’ospedale. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che si tratti di “edema cerebrale” la causa della sua morte. La diagnosi è stata ufficializzata dai medici che hanno provato in tutti i modi di salvargli la vita. Le sue condizioni, però, si erano aggravate sempre di più fino a quando non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Un edema cerebrale causato da una possibile caduta dal letto del piccolo. Questo è quello che ha annunciato il quotidiano “Il Messaggero“. Anche se, per sapere cosa è successo di preciso, saranno solamente le ulteriori indagini che verranno effettuate nelle prossime ore a stabilirlo. Le stesse che verranno aperte direttamente dalla Procura della Capitale. Nel frattempo è stato annunciato anche che il corpicino del piccolo verrà sottoposto ad autopsia. Di conseguenza l’indagine sarà trasferita a Foggia, città in cui si sono verificati i fatti.
Non solo: dovrà essere rivelata anche la versione da parte della madre che si trovava insieme al piccolo nell’abitazione. La donna, secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘, ha fatto sapere di averlo fatto visitare per via di alcuni movimento strani che il piccolo effettuava con la testa. Successivamente i medici pugliesi hanno constatato che le condizioni del piccolo fossero gravi. Non c’era più neanche un minuto da perdere visto che doveva essere trasferito, quanto prima, al ‘Policlinico Gemelli’.