Il patron della Lazio in esclusiva a Notizie.com: “La riforma sarà complessiva ma il mondo del calcio non potrà mai avere diversità da quello del contribuente, si sta lavorando per migliorare e agevolare tutti”
Quando ci fu il decreto salva-calcio, così venne chiamato tra la fine dello vecchio e l’inizio del nuovo, si sollevò un polverone, tanto che da tanti esponenti politici, Matteo Renzi tra tutti, venne additato il presidente della Lazio Claudio Lotito come maggiore responsabile per quello che venne definito come una “scempio”, ma lui subito si piccò e rispose a tono spiegando che “chi attacca fa solo demagogia perché non è certo un regalo rateizzare, ma solo dare la possibilità allo Stato di prendere tutti i soldi che deve prendere“.
Per il patron laziale il fisco applicato al calcio è un argomento che gli sta molto a cuore, soprattutto per quello che ha fatto per la Lazio stessa e che vorrebbe fare per il mondo del pallone se viene rapportato ad altri paesi. “A volte ci si scontra con situazioni dove siamo svantaggiati e i giocatori più bravi scelgono altre strade e paesi anche per questo motivo“, spiega Lotito a Notizie.com. E non ha tutti i torti, considerato che ci sono paesi, vedi la Spagna ma anche l’Inghilterra, che possono permettersi stipendi elevati anche per situazioni fiscali a loro più favorevoli rispetto all’Italia. “E’ vero, ma sia ben chiaro – aggiunge Lotito – non si può parlare di questo argomento senza pensare di fare un qualcosa di diverso da quello che riguarda i contribuenti italiani“.
E’ un argomento molto complesso e delicato da affrontare anche perché qualcuno potrebbe prenderlo a pretesto per attaccare Lotito e il suo partito Forza Italia, soprattutto dopo quanto successo in commissione Bilancio sul decreto lavoro (Lotito è stato accusato di aver tardato per far andare sotto il governo ma “una boutade è stato chiarito tutto”). E il numero uno della Lazio, nonché senatore di Forza Italia, sull’argomento ci tiene a precisare: “ll calcio non può avere un trattamento diverso dagli altri contribuenti sia ben chiaro, ma una riforma complessiva sul fisco è necessaria e si sta studiando, qualcosa verrà fatto con i giusti tempi. E le persone giuste”
Per Lotito è un argomento talmente vasto che andrebbe affrontato con le giuste tematiche e persone che si mettono lì a studiare la soluzione più idonea, anche perché pure sugli stipendi dei calciatori ci sono situazioni con altri paesi che sono davvero di svantaggio, vedi la Spagna dove la tassazione è diversa e in alcuni casi più bassa. “E’ vero che ci sono altri paesi che hanno delle agevolazioni rispetto a noi – ha spiegato Lotito a Notizie.com – e in sede di mercato ci sono club che hanno vantaggi in questi senso e si ripercuote sulla scelta che potrebbe avere un giocatore forte o meno, anche su questo si sta lavorando, ma ci vuole tempo, ma lo ripeto qualsiasi riforma verrà fatta bisogna avere bene in mente che riguardare tutti i contribuenti, non solo il calcio o altre situazioni”