Usa, la “talpa” del Pentagono, Teixeira ora si dichiara non colpevole

Il ragazzo che mesi fa era stato accusato di aver diffuso del materiale top-secret e che ha messo in grande difficoltà la difesa statunitense ha cambiato versione

Ricordate la vicenda del ragazzino che aveva messo in grande difficoltà e imbarazzo l’intera difesa degli Stati Uniti? Si chiamava Jack Teixeira, era un giovane appartenente alla guardia nazionale americana dell’aviazione, e venne accusato di aver diffuso sui social alcuni documenti importanti e segreti del Pentagono, ebbene secondo alcuni rumors si è dichiarato non colpevole per tutti e sei reati federali di cui è accusato.

L'accusa
Il giovane Jack Teixeira che venne accusato di aver diffuso documenti segreti (Ansa Notizie.com)

La sua bravata costò tantissimo agli Stati Uniti, tanto che l’intelligence americana, dal Fbi alla Cia, pensava si trattasse di una spia che aveva congegnato e studiato tutto nei minimi dettagli, ma alla fine appena si seppe l’autore e il motivo tutto si sgonfiò. Almeno in apparenza, soprattutto per non far vedere quanto avesse subìto l’attacco la difesa statunitense.

Da gennaio il giovane è in carcere, ma adesso vuole difendersi perché dice che non ha fatto nulla

L'accusa
Due guardie che controllano l’ingresso del tribunale (Ansa Notizie.com)

Teixeira, 21 anni, è stato incriminato per aver messo a rischio la difesa nazionale americana, diffondendo in un forum per appassionati di videogame una serie di documenti legati alla guerra in Ucraina e al dispiegamento di forze militari. Da gennaio Teixeira è in carcere. I suoi legali hanno sostenuto in tribunale che il loro cliente non si aspettasse che i documenti messi in rete nella chat potessero poi finire su internet.

Il ragazzo dice che lui non sapeva nulla dei documenti e mai avrebbe immaginato che potesse succedere una cosa del genere. In America questa sua uscita e nuova condizione sta creando scalpore, anche perché in tanti pensavano facesse parte di un gruppo paramilitare che avrebbe voluto prendere il controllo con piccoli stratagemmi. Durante l’udienza il ragazzo ha salutato la famiglia e mostrato un breve sorriso. “Noi – ha detto un portavoce della famiglia – speriamo che Jack possa avere un processo giusto come merita”.

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