DIRETTA Ucraina, tutti gli aggiornamenti in tempo reale di quello che si sta verificando nel Paese europeo orientale e non, oramai arrivato al giorno numero 486 di conflitto
486mo giorno di conflitto. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, di quello che si sta verificando nel Paese europeo orientale e non.
Il Cremlino esce con una nota a sorpresa: “E’ stato trovato un accordo per evitare spargimenti di sangue. Prigozhin andrà in Bielorussia, l’inchiesta penale su di lui verrà chiusa. I combattenti della Wagner che hanno preso parte alla marcia non verranno processati. Quelli che non vi hanno partecipato verranno inquadrati nell’esercito russo”
Il leader della Wagner Prigozhin scrive su Telegram: “Siamo arrivati a 200 km da Mosca senza spargere sangue, ma adesso ci ritiriamo nelle basi perché vogliamo evitare bagno di sangue russo”. Questo il testo scritto dal co-fondatore della brigata Wagner, dopo anche aver parlato con il premier bielorusso Lukashenko e pare anche con lo stesso Putim.
Il presidente bielorusso Lukashenko: “Prigozhin ha accettato di fermare Wagner”. Una notizia che ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo e che sembra un segnale di distensione tra Putin e il generale della Wagner. Il presidente bielorusso avrebbe fatto da mediatore con ottimi successi, visto che Putin ha parlato con Prigozhin e trovato una soluzione. Almeno per il momento.
Secondo quanto riportato da ‘Interfax’ il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha invitato i cittadini a limitare gli spostamenti in città perché è possibile l’interruzione del traffico in alcuni quartieri. “La situazione è difficile”.
Arriva anche il commento da parte di Zelensky: “In questo momento si sta vedendo la debolezza della Russia”, parole che arrivano dal suo canale Telegram dopo la vicenda Putin-Prigozhin.
In merito al caos che si sta creando in Russia è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni: “Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia. La consapevolezza è di una situazione di caos all’interno della Federazione russa che stona un po’ con certa propaganda vista negli ultimi mesi“.
Prigozhin contro la Russia ed il Cremlino: “La guerra civile è ufficialmente iniziata”.
Non si è fatta attendere la risposta da parte di Prigozhin dopo l’annuncio, in diretta televisiva, da parte di Putin. Lo ha fatto tramite una nota audio (come annunciato dal ‘The Guardian‘) in cui ha ammesso che il presidente si è sbagliato ad utilizzare determinate parole. “Si è trattato di un grosso errore il suo. Non siamo traditori, ma patrioti. Basta credere alle menzogne del Paese“.
Colloquio telefonico tra i due presidenti della Russia e Bielorussia Vladimir Putin e Alexander Lukashenko. Il tutto arriva dopo la rivola da parte del numero uno della Wagner, Evgenij Prigozhin.
I mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo di alcune strutture militari nella città di Voronezh 8a 500 km da Mosca). Lo annuncia il sito ‘Reuters’.
Interviene Mosca che parla alle truppe Wagner: “Siamo pronti a garantirvi incolumità. Siete stati introdotti con inganno a partecipare all’impresa criminale di Prigozhin. Vi esortiamo a ragionare. Garantiamo la sicurezza di tutti”.
Prigozhin annuncia: “Siamo pronti a marciare su Mosca se il ministro Shoigu non viene a Rostov. Altrimenti bloccheremo le città di Rostov e andremo nella Capitale. Gerasimov è scappato”.
A breve ci sarà un discorso da parte del leader russo, Vladimir Putin. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
Parla Prigozhin: “Abbiamo preso l’aeroporto sotto controllo in modo che l’aviazione d’attacco non colpisce noi, ma gli ucraini”.
Prigozhin annuncia di essere arrivato alle prime ore del mattino a Rostov e di aver preso in controllo i siti dei militari.
Parla il presidente russo, Vladimir Putin, dopo le dichiarazioni di Prigozhin: “Siamo stati pugnalati alle spalle. Pronti a colpire chi ci ha tradito. Come comandante in capo e cittadino russo farò tutto il possibile per difendere la Costituzione, la libertà e la sicurezza della Russia. Chi imbraccerà le armi contro i proprio connazionali pagherà per questo crimine. Tradimento del Paese, del popolo e della causa per cui stiamo combattendoe per cui sono morti gli eroi che sono riusciti a liberare le città del Donbass“.
Il dissidente Mikhail Khodorkovskyi invita i russi a sostenere Prigozhin: “Dobbiamo aiutarlo ora, combatteremo anche questo”.
Da Mosca annunciano che si stanno adottando delle misure “antiterrorismo” dopo le parole di Wagner che ha dichiarato guerra ai vertici militari del Paese.
La brigata Wagner ha deciso di ribellarsi ai generali russi. Il capo Prigozhin lancia un appello a “fermare” il comando militare a Cremlino. Afferma di avere a disposizione 25mila uomini e invita i russi (in particolare soldati) a unirsi a loro.
Parla il capo della Wagner, Prigozhin: “Questo non è un colpo di stato miliare, ma una marcia della giustizia”.