Francesco Rocca, governatore del Lazio, in un’intervista a Il Messaggero ha annunciato le sue dimissioni da presidente della Croce Rossa.
Francesco Rocca non è il più il presidente della Croce Rossa. A confermarlo è stesso governatore del Lazio in un’intervista a Il Messaggero: “Resto semplicemente un volontario. Ho preso questa decisione con tanto dolore, ma anche con un grande senso di responsabilità“.
Il presidente della Regione Lazio è tornato anche ai motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione: “Voglio evitare che una parte della mia vita venga strumentalizzata e danneggiata. Non voglio che le mie decisioni e il mio ruolo di governatore possano creare confusione in una istituzione a cui tengo e che è presente in 192 Paesi del mondo. La Croce Rossa deve sempre godere della fiducia di tutti“.
In questa decisione, però, ha pesato (anche se in parte) la polemica sul Gay Pride. “Questa vicenda mi ha fatto riflettere – ha ammesso Rocca – sono stato attaccato e mi hanno fatto passare per nemico, ma io li ho sempre difesi“.
Rocca ha ammesso di aver ricevuto diversi messaggi di ringraziamento “e questo mi conforta. Vuol dire che anteporre gli interessi della Croce Rossa e dei suoi volontari ad altre cose è sempre stata la scelta giusta. Io ho già comunicato la mia decisione agli organismi internazionali ed ora sarà convocata un’assemblea generale straordinaria per eleggere il mio successore. Fino a quel momento io continuerò ad essere presidente e lavorerò con determinazione e passione di sempre“.
Sugli interventi che lo hanno reso particolarmente fiero il governatore del Lazio non ha dubbi: “Sono sicuramente tanti, ma posso dire lo sblocco degli aiuto umanitari in Venezuela o il lavoro svolto durante la pandemia. In generale la Croce Rossa ha aumentato il grado di fiducia da parte dei Paesi e delle popolazioni in tutto il mondo. Un lavoro che ha permesso di quadruplicare le contribuzioni negli ultimi quattro anni. E proprio per questo motivo la mia scelta non è stata assolutamente semplice“.