Putin contro Prigozhin, caos in Russia: anche il presidente ucraino. Volodymyr Zelensktìy, ha voluto dare la sua sentenza in merito a quanto sta accadendo nelle ultime ore
Saltano i nervi in Russia. In particolar modo da parte di Evgenij Prigozhin che ha dichiarato la sua “guerra” contro Vladimir Putin. Il capo della Wagner (gruppo dei mercenari russi), nelle prime ore del mattino, ha puntato il dito contro il presidente russo. In una importante dichiarazione ha annunciato che il suo esercito, composto da 25mila persone, è pronto a tentare il colpo di Stato. In questo momento si trovano a quasi 500 km dalla capitale Mosca. Precisamente a Rostov dove hanno conquistato, senza sparare, il commando militare russo della zona. La stessa Wagner ha annunciato che la “guerra civile” è appena iniziata.
La risposta da parte di Putin non si è fatta assolutamente attendere. Tanto è vero che ha annunciato importanti iniziative contro i traditori (in questo caso i mercenari che fino ad ora stavano combattendo per la Russia). Il leader russo si sente pugnalato alle spalle ed ha deciso di punire tutti coloro che andranno contro il suo pensiero. Allo stesso tempo, però, è arrivato anche il pensiero da parte di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino si è voluto soffermare in merito a quanto sta accadendo in Russia tra i due protagonisti più discussi delle ultime ore.
Caos in Russia, Zelensky su Putin-Prigozhin: “Debolezza Russia è evidente”
Zelensky non ha dubbi e fa capire a tutto il mondo che la Russia, con il passare del tempo, si sta indebolendo sempre di più. Sia a livello di uomini che, soprattutto, a livello psicologico dove i nervi stanno saltando passo dopo passo. Direttamente dal suo canale ufficiale di Telegram il presidente ucraino ci ha tenuto a precisare: “La debolezza della Russia è evidente. E’ debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito“.
La vicenda tra Mosca e la milizia militare dei mercenari della Wagner di Prigozhin non può assolutamente passare in secondo piano. Un discorso, il suo, che è continuato in questo modo: “Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste“.