Dopo le dichiarazioni rilasciate dal capo della Wagner, Evgenij Prigozhin, che hanno scatenato un vero e proprio terremoto in Russia sono arrivate le parole anche da parte del presidente russo, Vladimir Putin
Le dichiarazioni forte rilasciate da Evgenij Prigozhin hanno scatenato un terremoto non indifferente all’interno della Russia. Tanto è vero che il presidente del Paese, Vladimir Putin, è intervenuto in diretta tv nazionale e si è rivolto al suo popolo. Un discorso, quello del leader russo, che è iniziato come ha sempre fatto: ovvero quello che riguarda la difesa del suo popolo e dello Stato da ogni tipo di tradimento. Soprattutto dopo la ribellione da parte del numero uno della Wagner. Allo stesso tempo ha annunciato che, proprio ora, si deciderà per il destino del suo popolo.
Non è finita qui visto che il suo esercito è pronto a dare la caccia a chi ha deciso di utilizzare metodi terroristici. Chi lo farà sarà punito. Putin usa parole molto dure e annuncia che il suo Paese è stato letteralmente pugnalato alle spalle. La reazione da parte loro non si farà attendere ed, allo stesso tempo, sarà molto dura. Queste sono alcune delle sue parole: “Qualsiasi rivolta interna è una minaccia grave contro il popolo e l’intera Russia. Chi ha deciso di ricattare e usare metodi terroristici sarà punito, ne risponderà dinanzi alla legge“. Sempre in riferimento alle parole di Prigozhin ha annunciato: “Tradimento del Paese, del popolo e della causa per cui stiamo combattendo e per cui sono morti gli eroi che sono riusciti a liberare le città del Donbass“.
Russia, duro attacco di Putin a Prigozhin: “Pronti a punire chi ci tradisce”
Affermazioni, quelle di Putin, che si stanno diffondendo in tutto il mondo dopo l’uscita di scena da parte di Prigozhin: “Come comandante in capo e cittadino russo farò tutto il possibile per difendere la Costituzione, la libertà e la sicurezza della Russia. Chi imbraccerà le armi contro i proprio connazionali pagherà per questo crimine“. Un discorso che è continuato in questo modo: “Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono, infatti, il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d’armi che ora stanno combattendo al fronte“.
“Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere“. Parole che arrivano in riferimento alla “marcia della giustizia” annunciata da Prigozhin.
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