Russia, non si è fatto attendere il botta e risposta tra Vladimir Putin e Evgenij Prigozhin. Proprio quest’ultimo ha voluto lanciare un altro messaggio al numero uno della Russia
Una Russia che, nelle prime ore del mattino, si è svegliata con un vero e proprio terremoto. Soprattutto per quanto riguarda le dichiarazioni da parte di Evgenij Prigozhin. Il leader del gruppo dei mercenari della ‘Wagner‘ non le ha mandate a dire alla Russia, in particolar modo al presidente Vladimir Putin. Tanto da fare un appello al popolo russo di non credere assolutamente a quello che la tv di Stato continua a ripetere da quando è iniziato il conflitto. Segno del fatto che anche i suoi uomini si sono stancati di questo conflitto. Parole che hanno alzato un vero e proprio polverone di polemiche che non è affatto passato inosservato.
Tanto è vero che lo stesso Putin, in una conferenza stampa straordinaria, è dovuto intervenire per cercare di riportare la calma al suo popolo. In quella occasione, però, non si è fatta attendere la pronta risposta nei confronti di Prigozhin, accusato di essere l’uomo che ha pugnato alle spalle il proprio Paese, di essere un traditore e molto altro ancora. Per la prima volta (pochi minuti fa) il capo dei mercenari russi si è espresso contro il suo presidente. A riportare questa clamorosa indiscrezione ci ha pensato direttamente il quotidiano “The Guardian“. L’atmosfera non è affatto delle migliori e la tensione è sempre alle stelle.
Come riportato in precedenza, per la prima volta dall’inizio del conflitto in Ucraina (datato 24 febbraio del 2022) Prigozhin utilizza parole e toni duri contro il suo presidente, Putin. Dopo il discorso televisivo, in diretta, da parte del numero uno russo ha voluto commentare le sue parole. Con una nota audio in cui affermava che il leader del Cremlino si è sbagliato “profondamente” quando lo ha definito un traditore.
Nell’audio ha fatto sapere che nessuno dei suoi soldati “si costituirà su richiesta del presidente“. Non solo: “Non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e nella menzogna. Siamo patrioti, e quelli che sono contro di noi sono quelli che si sono riuniti attorno ai bastardi“. Parole forti che segnano, oramai, una rottura da entrambe le parti.