Russia, chi è la brigata Wagner? Il gruppo di mercenari guidato da Evgenij Prigozhin
In queste prime ore del mattino si è conquistato, inevitabilmente, le prime pagine. Non potrebbe essere altrimenti visto che le sue dichiarazioni hanno scatenato un vero e proprio terremoto all’interno della Russia. Tanto è vero che, nelle prossime ore, interverrà anche il presidente russo Vladimir Putin in merito alle sue ultime uscite. Ovviamente stiamo parlando di Evgenij Prigozhin, numero uno della Wagner. Ovvero il gruppo di mercenari russi. Ma cosa sono in realtà, come agiscono e soprattutto quali sono i reali loro obiettivi? E quali sono i suoi rapporti con il Cremlino? Per chi non lo sapesse il gruppo è presente in molti Paesi ed è formato principalmente da mercenari reclutati nelle prigioni russe.
Il loro ruolo è quello di proteggere i regimi vacillanti e golpisti. Questo lo annunciò il numero uno della Francia, Emmanuel Macron, nei primi mesi dell’inizio del conflitto in Ucraina. Ci è andato giù pesante anche il procuratore generale degli USA, Merrick Garland: “Prigozhin è un criminale di guerra. E’ inopportuno che io lo dica come giudice prima di avere tutte le prove, ma credo che a questo punto abbiamo elementi più che sufficienti per poter esprimere questa opinione“. Il gruppo venne fondato dieci anni fa, nel 2013, ufficialmente appartiene ad una società militare privata. Più dell’80% è reclutato nelle carceri e formato da mercenari. Gli esperti delle Nazioni Unite denunciano l’uso di tattiche di pressione da parte dei reclutatori.
I soldati di Prigozhin sono impegnati in diverse regioni e Paesi della Russia. A partire dal Donbass fino ad arrivare alla Siria e Libia. Senza dimenticare l’Africa sub-sahariana, Mozambico, Mali e la Repubblica Africana. Per gli USA pare che siano formati da circa 50mila membri che combattono in Ucraina. Anche se, come confermato dallo stesso numero uno dei mercenari, il numero è drasticamente diminuito dopo i combattimenti pesanti a Bakhmut. Dopo anni di smentite Prigozhin ha ammesso di essere dietro al gruppo.
Il leader dei mercenari è un oligarca di San Pietroburgo. Negli anni ’80 è stato rinchiuso in una prigione sovietica dopo essere stato arrestato per rapina a mano armata. Negli anni ’90 era responsabile del servizio di catering del Cremlino. Un salto di qualità che nessuno, a dire il vero, sa spiegarsi. Dopo la prigione ha lavorato con il patrigno come venditore ambulante di hot dog. Poi una attività che ha trasformato in ristorante. Altro che vendita di “hot dog” visto che adesso è conosciuto come tutt’altro.
Negli ultimi giorni pare che il rapporto con il Cremlino sia arrivato ai minimi storici. La dimostrazione che la Russia inizia a stufarsi di questo conflitto è fin troppo evidente. Nella propaganda il rapporto di rottura è totale. Soprattutto dopo l’ultima uscita di scena del leader dei mercenari. Quale è il suo obiettivo in questo momento non si sa, ma in molti qualche idea se la sono fatta.