Situazione davvero critica e quasi esplosiva dopo il voltafaccia del gruppo militare Wagner, con politici e funzionari russi che temono il peggio
La guerra, quella vera, arriva a Mosca. La capitale della Russia di Putin che fino adora sembrava ovattata e messa al sicuro, adesso trema. Una situazione allarmante e quasi esplosiva. Dopo il tradimento della Wagner, almeno così lo definisce Putin, la Russia si mette nella condizione di difendersi. Nel giro di poche ore sono state organizzate tante cose. La BBC Russia, ad esempio, ha diffuso la notizia di evacuazioni di edifici pubblici in tutta Mosca mentre i ribelli Wagner avanzano. Perfino i musei vicino al Cremlino, ma non solo, sono stati evacuati. Ma non è tutto,
Ci sono state segnalazioni nelle ultime ore di evacuazioni della Galleria Tretyakov, del Museo Pushkin e della Casa della Cultura. Anche il centro commerciale Mega Belaya Dacha e il centro commerciale Kvartal sono stati evacuati nel giro di pochi minuti con appelli in ogni zona. Quello che ha allarmato però è stato il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin che chiesto di “ridurre al minimo i rischi”, tanto che è stato deciso di dichiarare lunedì prossimo una giornata non lavorativa. “Vi chiedo di astenervi dal viaggiare per la città il più possibile, restate a casa“, ha aggiunto. “È possibile che il traffico sarà bloccato in alcuni quartieri e su determinate strade“.
Un vero putiferio. Sempre nella città più importante della Russia, il traffico sul fiume Moscova è stato sospeso. Agenti di polizia sono spuntati armati fino ai denti in giro per la città, con giubbotti antiproiettile e mitragliatrici sono stati visti vicino all’ingresso dell’autostrada principale che collega Mosca con Voronezh e Rostov sul Don.
L’agenzia russa Ria Novosti aggiunge che “le squadre di ambulanze e di medicina d’emergenza sono in servizio sull’autostrada M-4 Don e nelle regioni meridionali del Paese“, secondo il canale Telegram del ministero della Salute russo.