Un bambino di 3 anni è rimasto chiuso in auto per meno di un’ora, momenti di panico in città ma tutto si è risolto nel migliore modo possibile
Un’altra vicenda che stava per terminare in tragedia. Fortunatamente non è accaduto nulla del genere, ma il rischio è stato altissimo. La comunità di Vibonati (provincia di Salerno) è ancora sotto shock per quanto accaduto. Protagonista e vittima un bambino di 3 anni. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che il piccolo sia rimasto chiuso in auto per almeno mezz’ora. A chiuderlo accidentalmente nella vettura la madre. Fortunatamente, però, il bambino è stato salvato. L’allarme è stato lanciato dalla stessa mamma e dai passanti che lo hanno visto chiuso nell’auto.
Poi l’arrivo da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sapri. La donna ha annunciato che non sapeva come chiamare i militari dell’arma visto che aveva lasciato in auto le chiavi ed il cellulare. Subito è scattato il panico (e non potrebbe essere altrimenti) per la madre che ha chiesto aiuto. Tra le urla disperate della zona ed i passanti che hanno accerchiato la vettura si sono creati momenti di grande paura. Fino a quando non sono arrivate le forze dell’ordine che sono riusciti ad intervenire ed hanno liberato il figlio.
Vibonati (Salerno), bambino di tre anni rimane chiuso in auto: salvato dai cc
I carabinieri, a quanto pare, poco prima della chiamata d’urgenza erano in servizio di pattuglia. Una volta arrivati sul posto sono riusciti a liberare il figlio della donna che era rimasto prigioniero nella vettura. A quanto pare per via dell’attivazione automatica della chiusura centralizzata. I militari dell’arma non hanno voluto perdere un solo secondo in più ed hanno immediatamente rotto il vetro del veicolo. Poi hanno estratto il bambino che è stato portato immediatamente in ospedale.
Il tutto tra gli appalusi dei presenti che hanno ringraziato i carabinieri e tra il pianto della madre che ha potuto riabbracciare il suo piccolo. Subito sottoposto a vari accertamenti (esami medici e molto altro ancora), l’equipe medica ha fatto sapere che il bambino sta bene ed è stato anche dimesso. Un bello spavento per i suoi genitori che difficilmente potranno dimenticare un giorno del genere. Tutto è bene quel che finisce bene.