La Premier costretta a bloccarsi da intervento del deputato Magi e risponde a tono: “Siamo ridotti così grazie alle vostre politiche”
Blitz alla Camera contro il presidente Giorgia Meloni. Durante il convegno “Giornata mondiale contro le droghe” in corso in una della sale stampa della Camera dei Deputati, il Premier è stato interrotto più volte durante il suo intervento. Mentre Meloni spiegava la sua posizione nei confronti delle droghe, l’onorevole di Europa + Riccardo Magi ha fatto un vero e proprio blitz per protestare nei confronti del governo e della posizione contro le droghe, esponendo dei cartelli con sopra scritto “Cannabis: se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia“.
Messaggi e modo di fare che hanno indispettito non poco la Premier, anche perché a lei le si può dire tutto tranne far capire che la mafia potrebbe essere favorita da discorsi legati alla lotta che il governo effettua contro la droga. Anche per questo la presidente del Consiglio ha alzato i toni per ribadire le sue posizioni e terminare l’intervento sulle droghe. “Abbiamo visto i risultati in questi anni di lavoro che avete fatto – ha detto subito il presidente del Consiglio rivolgendosi a Magi che esponeva quesi cartelli -. La ringrazio di aver partecipato. Lei dovrebbe sapere che non sono una persona che si fa intimidire, perché so esattamente cosa sto facendo, dovrebbe saperlo molto bene onorevole“.
Giorgia Meloni è rimasta imperterrita a parlare e controbattere, chiedendo a chi era in aula di non fare nulla e di lasciar mostrare i cartelli senza alcun problema. Il deputato +Europa Riccardo Magi ha potuto fare il suo piccolo show senza che nessuno lo interrompesse, con la presidente del Consiglio che ribatteva al suo contestatore: “Avete organizzato per anni convegni che nessuno si è mai permesso di bloccare. Dovete accettare che c’è un altro governo eletto dagli italiani per fare esattamente quello che stiamo facendo“, ha chiosato e poi ha aggiunto la Meloni con un pizzico di ironia e scherno: “Lo fanno a posta. Sono stata lunghi anni al 3 per cento e so cosa vuol dire cercare visibilità, li rispetto e apprezzo“.
La risposta di Magi è arrivata poco dopo, ovviamente con tanti cronisti che hanno dato parola al deputato che aveva interrotto il presidente del Consiglio, obiettivo finale raggiunto si potrebbe dire. “Siccome noi crediamo che il governo abbia delle responsabilità serie nell’affrontare un fenomeno sociale serio com quello del consumo delle sostanze stupefacenti, a un certo punto, dopo due ore non potevamo restare in silenzio…’, le parole di Magi‘.