Il monito di Urso: “Ora con Francia e Germania si cambia”

Il ministro delle imprese e del Made in Italy è a Berlino dove proverà a spingere il nuovo asse italiano con gli altri due paesi tedesco e francese

L’Italia accelera e cerca di spingere il nuovo asse con la Francia e la Germania in materia di politica industriale e non solo. Il Ministro per le imprese e per il Made in Italy Urso sarà a Berlino per dare un impulso diretto a questa nuova e particolare sinergia tra i paesi più presenti per quel riguarda i prodotti interni. Il ministro italiano vedrà il collega tedesco, ma dell’Economia, Robert Habeck, e il suo omologo francese Bruno Le Maire. “Nasce la trilaterale Italia-Germania-Francia sulla politica industriale, che segna una svolta in Europa“, avverte il ministro delle Imprese e del Made in Italy.

La decisione
Il Ministro delle Impres e del Made in Italy Urso (Ansa Notizie.com)

Per Urso è un’occasione importante per mettere avanti l’Italia in un settore dove da anni prende cantonate, ma non per colpa sua, bensì per leggi che non tutelano il marchio italiano, ma anche di altri paesi. E questo asse nasce pure per tutelare questo genere di cose. “Finora le decisioni venivano prese dall’asse Berlino-Parigi: il nuovo format riconosce l’accresciuto peso politico, economico e strategico, dell’Italia. Peraltro, in questo momento la nostra è l’economia europea più reattiva e dinamica, come dimostrano i dati sul Pil, la crescita della Borsa di Milano e degli investimenti esteri”.

La trilaterale nasce sulle terre rare e i minerali preziosi

Il Ministro
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso durante una conferenza (Ansa Notizie.com)

C’è molta curiosità nel vedere che tipo di argomenti verranno trattati dai paesi che partecipano a questo primo e particolare trilaterale con Francia e Germania, anche che tipo di ruolo avrà l’Italia e il ministro Urso su questo è abbastanza deciso: “La trilaterale nasce sulle terre rare e i minerali preziosi, materie prime critiche fondamentali per l’autonomia strategica del continente. Lo fa pochi giorni prima che la Commissione presenti al Consiglio Ue il regolamento che indicherà gli obiettivi e le modalità da perseguire. Lo stesso format a tre si realizzerà successivamente in Italia e in Francia, sulla tecnologia digitale e sulla tecnologia green“.

Le terre rare e i nuovi minerali sono una specie di nuova frontiera, soprattutto dopo quanto è accaduto in Ucraina da un anno e mezzo a questa parte. La scelta di cercare alternative è la nuova via a livello internazionale e l’Italia in questo vuole essere una specie di apripista: “Le terre rare e i minerali preziosi serviranno a garantire la nostra autonomia produttiva nella nuova era tecnologica. La guerra di Mosca in Ucraina ci ha fatto capire quanto sia stata pericolosa la dipendenza energetica dall’estero, dalla Russia. Non possiamo commettere lo stesso errore con la Cina, nel campo delle materie prime critiche e dei chip“.

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