Esame di maturità, studente “beccato” dai suoi professori con il cellulare mentre stava svolgendo la prova: arriva la decisione a dir poco inevitabile
Potrebbe sembrare tranquillamente la scena di un film comico. Proprio quelli che ti fanno ridere. Ed invece, quello che è accaduto all’interno di una scuola, è tutto vero. In questi giorni sono più di 536mila gli studenti italiani che stanno affrontando gli esami di maturità, prima del grande passo che li porta al mondo dell’università oppure a quello del lavoro. Ed invece, uno tra questi studenti, sarà costretto a ripeterlo. Il maturando (a questo punto ex) è stato beccato dalla commissione con il cellulare. Il tutto mentre stava svolgendo la seconda prova. Una decisione a dir poco inevitabile per la commissione esaminatrice.
Il tutto è accaduto a Sulmona (provincia dell’Aquila) dove è stato deciso per l’annullamento dell’elaborato e per l’estromissione degli esami. Vale a dire solamente una cosa: bocciatura e ripetizione del quinto anno a partire dalla prossima stagione scolastica. Una furbata che è costata molto caro al ragazzo frequentante il liceo ‘Vico‘. La commissione non ne ha voluto sapere assolutamente ed ha deciso di punire lo studente. Una notizia che, in poco tempo, si è diffusa presto sia in città che sui social network. Gli utenti si sono divisi visto che c’è chi si è schierato dalla parte dei prof (che hanno seguito le regole) e chi invece li invitava a chiudere un occhio e di “sbarazzarsi” del ragazzo dalla scuola.
Anche l’Istituto non ha voluto sentire alcun tipo di ragione ed ha deciso per la punizione più severa. Niente da fare, quindi, per il 18enne che dovrà rifare l’esame di maturità il prossimo anno. Tanto è vero che sono arrivate anche le prime parole da parte della preside del liceo, Caterina Fantauzzi: “Su questo punto non si transige. Dispiace per il ragazzo ma la commissione non poteva fare altro“.
Dispiaciuti anche i suoi compagni di classe per quanto accaduto. Anche perché si tratterebbe del primo episodio del genere in così tanti anni. Ed invece c’è anche chi, sui social, si è scagliato contro i professori per aver deciso di bocciare il ragazzo. Prendendo, come esempio, il caso di Rovigo: dove due studenti, colpevoli di aver colpito l’insegnante con dei pallini e di aver filmato il tutto, sono stati ammessi all’esame di Stato con tanto di 9 in condotta.