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Cronaca
Auto esplosa a Napoli, comunicato famiglia Fulvio: “Vogliamo giustizia”
Published by
Cristiano
1 anno ago
Auto esplosa in Tangenziale a Napoli, nel cuore della notte è arrivato il comunicato da parte della famiglia di Fulvio Filace: “Vogliamo giustizia”
Nella giornata di ieri Fulvio Filace, il maturando di 25 anni che si trovava all’interno dell’auto esplosa sulla Tangenziale di Napoli, ha subito la sua prima operazione. Il tutto è avvenuto all’ospedale ‘Cardarelli‘ di Napoli. Il ragazzo si trova ancora in coma farmacologico. Non è da escludere che, nelle prossime ore, possa subire una nuova operazione. Nel frattempo amici, conoscenti e non si stanno recando nel nosocomio per donare quanto più sangue possibile visto che Fulvio ne ha bisogno. Ricordiamo che ha subito ustioni (di terzo grado) su tutto il corpo per quasi il 70%.
Nella serata di ieri, invece, la notizia della morte della ricercatrice che si trovava con lui nella vettura: Maria Vittoria Prati, di anni 66 ed originaria di Piacenza, purtroppo non ce l’ha fatta. Le sue condizioni erano apparse, sin dal primo momento, molto gravi per la donna che ha lottato per quattro giorni. Nel frattempo, nel cuore della notte, la famiglia di Fulvio ha emanato un comunicato direttamente dal suo profilo Facebook. Sono stati emanati aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Gli stessi, insieme a parenti e conoscenti chiedono solamente una cosa: giustizia per lui e che venga fatta chiarezza su questa vicenda che presenta ancora moltissimi dubbi.
Auto esplosa a Napoli, il comunicato della famiglia: “Fulvio vittima di test fallimentare”
“Venerdì pomeriggio sulla tangenziale di Napoli è esplosa un’auto in transito. Una notizia ripresa presto da tutti i media locali e nazionali per la gravità dell’incidente. In quella macchina c’erano due persone, una di queste era Fulvio. 25 anni, laureando alla Magistrale di Ingegneria Meccanica, una vita piena di sogni, l’ambizione di lavorare in Ferrari: oggi Fulvio è in coma farmacologico, intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi. La ricercatrice che era con lui, invece, è deceduta”. Amici scrivono che a questo progetto Fulvio non era per nulla interessato: il suo unico obiettivo era quello di specializzarsi nel suo settore.
“Fulvio, durante il suo tirocinio curriculare, era in un’auto prototipo di un progetto del @CNR denominato “LIFE-SAVE – Make your car a
solar hybrid” che ha l’obiettivo di convertire le auto tradizionali in modelli ibridi-solari,uno spin-off dell’Università di Salerno, portato avanti da quattro partner italiani (eProInn, Mecaprom, LandiRenzo e Solbian). È giusto che la tecnologia progredisca e vada avanti, non vogliamo però che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell’innovazione. Fulvio è vittima di un test fallimentare che cambierà per sempre la sua vita e quella della nostra famiglia. E troppe domande oggi ci tormentano. #GiustiziaperFulvio“. Anche noi della redazione speriamo in una pronta guarigione del ragazzo: Forza Fulvio!