Pensioni donne, importanti novità in arrivo: tutte le ipotesi proposte dal governo. Gli ultimi aggiornamenti del caso
Per buona parte delle donne non si tratta di buone notizie quelle che arrivano dal sistema pensionistico. In particolar modo alle lavoratrici “over 60“. Una proposta che tende a sostituire quella vecchia “Opzione Donna’ che è stata depotenziata. In molti, però, continuano a porsi delle domande. Per quattro mesi non se ne era discusso, tanto è vero che le trattative erano state interrotte. Adesso, però, pare che qualcosa stia cambiando. Tanto da ripartire. Di cosa si sta discutendo? Quello che potrebbe accadere dopo la fine di ‘Quota 103‘. Ovvero quello riguardante il sistema di pensionamento con 62 anni di età e 41 di contributi.
Fino a questo momento, però, la risposta a questa domanda rimane completamente sospesa. La vecchia ‘Opzione Donna’ (ovvero che permetteva il pensionamento con 58 anni di età e 35 di contributi) ha subito una forte riduzione. L’accesso al prepensionamento è ora circoscritto a determinate categorie: le caregiver, le invalide civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74% e i lavoratori di imprese che non stanno attraversando un buon momento.
Pensioni, addio ad ‘Opzione Donna’: l’obiettivo della Calderone
Nel frattempo, però, l’attuale ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha fatto intuire che il suo obiettivo è quello di andare a ripristinare l’Opzione Donna nella sua versione originale. Una proposta che è andata a scontrarsi con l’opposizione da parte di Palazzo Chigi ed anche con il ministero dell’Economia. Allo stesso tempo hanno invitato i tecnici a sperimentare delle nuove soluzioni che possano andare bene in questo ambito. Il primo pensiero sarebbe quello di andare a replicare il meccanismo dell’Ape sociale.
Ovvero una indennità che è riservata solamente ad alcune categorie di lavoratori che svolgono mansioni usuranti. Una estensione alle donne che potrebbe risultare sostenibile. Allo stesso tempo, però, rimane sempre elevata la probabilità di un prolungamento della ‘Quota 103‘. Fino a questo momento arrivano dei dati importanti che riguardano l’Inps. La società, infatti, ha evaso 17mila domande di prepensionamento secondo la ‘Quota 103’. Decisamente molte di meno rispetto alle 41mila previste.
In conclusione ci sono delle proposte innovative che potrebbero portare ad anticipare verso ‘Quota 41’. In questo caso si va a parlare dell’introduzione del ricalcolo contributivo dell’assegno. Novità. sul piano pensionistico, potrebbero riguardare la manovra di Bilancio e le decisioni del prossimo Def che ci sarà nel mese di settembre.