Ricostruzione Emilia-Romagna, trovata intesa con Francesco Paolo Figliuolo: nel frattempo arriva anche il comunicato da parte del presidente dell’UPI, Michele De Pascale
Se ne stava parlando già da qualche ora, ma a quanto pare è stata trovata anche una intesa. La ricostruzione dell’Emilia-Romagna, colpita dall’ultima alluvione che ha provocato 16 morti e più di 23mila sfollati, partirà da Francesco Paolo Figliuolo. Un nome molto noto a tutti visto che è stato, per mesi, commissario per la gestione della pandemia da Covid dalla durata di un anno (da marzo 2021 a marzo 2022). Come riportato in precedenza è stata trovata l’intesa nella maggioranza sul suo nome. Una alluvione che non ha colpito solamente la regione citata in precedenza, ma anche in parte le Marche e la Toscana. La conferma arriva direttamente da alcune fonti del governo.
Si attende solamente l’ok definitivo per la nomina. La stessa che verrà discussa nel Consiglio dei ministri (iniziata da pochi minuti) con tanto di decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione. Figliuolo non sarà affatto da solo visto che verrà affiancato da tre governatori di altrettante regioni colpite dall’alluvione. Si tratta di: Stefano Bonaccini, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli.
Ricostruzione Emilia-Romagna, trovata intesa su Figliuolo come commissario
Nel frattempo è arrivato il comunicato anche da parte del numero uno dell’Upi, Michele De Pascale. Quest’ultimo (anche primo cittadino e presidente della provincia di Ravenna) ha voluto fare i suoi migliori auguri, di buon lavoro, al nuovo commissario: “Buon lavoro al generale Figliuolo lo aspettiamo al più presto in Romagna. Durante la pandemia ne abbiamo conosciuto le capacità e lo spirito di sacrificio che anche in questo caso lo hanno portato ad accettare un compito molto difficile“.
Poi il chiaro riferimento al Governo: “Dopo averci spiegato per tre settimane che un commissario non serviva, arriva con grave ritardo a una scelta di indiscutibile qualità. Al momento ancora non è chiaro se con la nomina del commissario siano state contestualmente stanziate le risorse essenziali per permettere a lui e a noi di continuare ad operare. Spero veramente che ora non si perda più un solo minuto per riscostruire i territori devastati dall’alluvione e dalle frane e dare una risposta strutturata e non solo emergenziale, alle comunità e alle imprese che attendono gli indennizzi da ormai troppo tempo“.