Daniele Grassucci, responsabile del noto portale dedicato agli studenti, ha parlato in esclusiva a Notizie.com
Si avvicina il momento dell’esame orale per i giovani maturandi. Una tappa che tutti loro ricorderanno per sempre e che va preparata nel migliore dei modi. È opportuno dunque prendere tutte le precauzioni del caso per evitare figuracce e limitare al minimo i possibili imprevisti. Per parlarne e agevolare chi si sta preparando, abbiamo contatto in esclusiva Daniele Grassucci, responsabile del portale Skuola.net dedicato agli studenti, per chiedergli alcuni consigli utili: “Dipende prima di tutto da quanto manca all’esame orale. Alcuni lo avranno nei prossimi giorni, altri la prossima settimana. Se si ha tempo a disposizione non è peregrino ripassare tutto, ma bisogna andare sui concetti fondamentali, anche perché Valditara ha invitato i commissari a non essere nozionistici, quindi a non a chiedere la data, ma piuttosto il significato di un fatto storico“.
Meglio dunque un ripasso mirato: “Se si ha del tempo a disposizione, è opportuno consolidare le materie dell’ultimo anno, chiaramente concentrandosi su quelle rappresentate da commissari interni o esterni, perché sulla carta le altre non sono oggetto di esame. Bisogna dare priorità soprattutto alle cose su cui si è meno ferrati e considerando che l’orale verte su quanto svolto nell’ultimo anno di scuola superiore“.
Altra novità è l’assenza della tesina: “Adesso si parte da uno spunto, che può essere una foto, un testo, un quadro, un progetto che fisicamente viene posto di fronte al candidato. Poi, a partire da quello, va imbastito un discorso multidisciplinare, collegando quanti più punti possibili sulle materie studiate. Oggi la preparazione risiede in questo, nel fare collegamenti. La differenza grossa è che non si sa cosa capiterà. Non c’è nessun modo di prepararsi se non attraverso l’allenamento. Quindi è opportuno rafforzare la preparazione nelle materie in cui si sa di avere più lacune, tenendo conto che non deve essere una cosa nozionistica. In seconda battuta allenarsi su qualcosa che non si conosce, quindi farsi delle card, dei possibili punti di partenza per un percorso multidisciplinare e provare a imbastirlo. Questo ti allena all’imprevisto e all’eloquio, parte integrante dell’esame di maturità, cioè imparare a parlare in un certo modo“.
Nello specifico, delle prove generali non fanno male: “Il consiglio è di mettersi di fronte a uno specchio o a una persona che ti conosce. Poi scoprire un punto di partenza di un discorso multidisciplinare e iniziare a imbastirlo, curando la dizione, la postura, il linguaggio non verbale. Non bisogna parlare né troppo piano, né troppo veloce. Guardare tutti i commissari, non solo quello competente per la materia. Così ci si allena a quella situazione. Bisogna partire da uno spunto che non si conosce e iniziare il discorso multidisciplinare, tenendo conto che non c’è un tempo infinito. Quindi è opportuno toccare più argomenti possibili senza entrare troppo in profondità. Poi è chiaro che possono esserci altre domande, ma l’indicazione del ministro è quella di stimolare il discorso multidisciplinare“.
Concluso questo step, si passa a quello successivo: “Dopo lo studente sarà chiamato e esporre una relazione sui percorsi per le competenze trasversali nell’orientamento dell’alternanza scuola-lavoro svolta negli ultimi 3 anni. Si tratta dell’unica cosa che può presentare, quindi consigliamo di curarla bene sia nella preparazione che nell’esposizione, evitando una trattazione tipo lista della spesa, ma raccontando esperienze e competenze portate a casa. Dopo i docenti potranno asseverare le competenze di educazione civica, quindi consigliamo di ripassarle bene, dal momento che fanno parte della griglia di valutazione. Toccarle anche nel discorso multidisciplinare potrebbe essere utile“.
A questo punto si conclude con l’esame delle prove scritte: “È l’ultima parte del colloquio, il consiglio è di ripercorrere le prove scritte, confrontarsi con i compagni o con alcune soluzioni scritte online e verificare di non aver commesso errori. E qualora fossero stati commessi, bisogna essere pronti a dibattere“.
Quindi, in sintesi, questi sono i consigli: