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Politica

Meloni, verso il consiglio Ue: “Sul Mes non reputo utile alimentare polemiche”

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Luigia Luciani

Immigrazione, il conflitto in Ucraina, le difficoltà del sistema di Putin, il Mes sul quale il presidente del Consiglio, attesa in Aula alla Camera alla vigilia della due giorni verso il Consiglio europeo dice con fermezza e alzando il tono della voce: “Non reputo utile alimentare polemiche”

Azzurro intenso. E’ il colore del completo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni decide di indossare oggi, attesa alla Camera dalle 9 del mattino,  per dichiarazioni in vista della due giorni del Consiglio europeo in programma domani e dopodomani.

Il premier Giorgia Meloni interviene alla Camera, foto Ansa

Nel pomeriggio il premier sarà anche in Senato. Il capo dell’esecutivo, che più volte sarà interrotta dagli applausi e approfitterà delle brevi pause per bere e placare qualche colpo di tosse, elenca i temi che saranno prioritari nelle prossime 48 ore: migranti, guerra in Ucraina, le strategie e le difficoltà di Putin, ma soprattutto il Mes. Perchè se la relazione del presidente del Consiglio ai due rami del Parlamento, scorre via con tono monocorde quasi su tutto, ecco che quando arriva il momento di affrontare la parentesi sul  Meccanismo europeo di stabilità, la voce si alza e richiama l’attenzione dei deputati seduti sugli scranni. Come di chi ascolta da fuori.

Meloni, verso il consiglio Ue: “Sul Mes non reputo utile alimentare polemiche”

Meloni alla Camera, interviene anche sul Mes, foto Ansa

È una partita complessa, sulla quale io credo che l’Italia abbia obiettivi condivisi da gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti. Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il MES. L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale – ha aggiunto -. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”. Ecco, sul passaggio merito-metodo sono attese reazioni. Delle opposizioni, ma pure prevedibilmente in senso alla maggioranza di governo. Intanto già in aula va registrata, dopo queste parole, la standing ovation dei deputati di FdI. Restano seduti quelli della Lega. Dai banchi del Pd commenti e urla di disapprovazione.

Meloni, verso il Consiglio europeo: “Finalmente e’ stato riconosciuto che la migrazione e’ una sfida europea e richiede risposte europee”

Il “momento Mes” arriva a metà dell’intervento di Meloni, che era partita dal ricordare quale sarà il focus di questo imminente Consiglio europeo: “Anche il prossimo Consiglio europeo ha in agenda delle sfide prioritarie per l’Unione: l’aggressione all’Ucraina, l’economia, la difesa, la migrazione. Non è mutata la complessità della fase che l’Europa sta vivendo. La sicurezza in tutti gli ambiti rimane la priorità del nostro lavoro quotidiano. Il tema centrale sara’ quello dell’immigrazione. Finalmente e’ stato riconosciuto che la migrazione e’ una sfida europea e richiede risposte europee. Se non si affronta a monte il tema dell’immigrazione e’ impossibile realizzare una politica di immigrazione giusta e efficace. Non possiamo lasciare agli scafisti il potere di chi entra o no in Europa“. Aggiunge ancora Meloni: “Questo cambio di passo significa mantenere alta l’attenzione” sui Paesi di origine e di transito della sponda del Mediterraneo. Servono risorse adeguate a questi Paesi, un approccio di cui e’ pioniere il nostro piano Mattei. L’obiettivo e’ ambizioso ma chiaro, serve uno sviluppo paritario e non predatorio” in questi Paesi, dice la premier.”

Andando invece sulla guerra in Ucraina, Meloni non cambia direzione e resta ferma sul sostegno al Paese aggredito, mentre su Putin e quanto accaduto negli ultimi giorni, pur non volendo toccare “questioni interne alla Russia”, ecco cosa dice il premier: “Sono emerse le difficolta’ del sistema di Putin ed e’ stata smontata la narrazione” per cui l’offensiva della Russia in Ucraina “sta andando bene. L’Unione europea confermera’ il sostegno a Kiev. La posizione italiana e’ riconosciuta e apprezzata e rafforza il nostro ruolo”, prosegue Meloni, “difendere l’Ucraina significa difendere l’Italia”. Altro passaggio apprezzato e sottolineato dagli applausi in Aula: “L’annuncio dell’aumento dei tassi da parte della Bce? Ricetta semplicistica. La cura rischia di essere più dannosa della malattia”.

Meloni, verso il Consiglio europeo: “L’inflazione è tornata a colpire l’economia, è un’odiosa tassa occulta a carico soprattutto dei meno abbienti”

Il premier Giorgia meloni interviene alla Camera alla vigilia del Consiglio europeo, foto Ansa

Non ci gira intorno Meloni, nonostante la riunione in Europa sia proprio dietro l’angolo. Il presidente del Consiglio critica apertamente e severamente la dacisione della Banca centrale che attraverso la presidente Chiristine Lagarde, nella giornata di ieri ha reso noto la scelta di aumentare i tassi di interesse. I vicepremeier Tajani e Salvini si sono espressi già meno di 24 ore fa. Oggi Meloni si prende il suo tempo e il suo spazio nel discorso alla Camera. “L’inflazione è tornata a colpire l’economia, è un’odiosa tassa occulta a carico soprattutto dei meno abbienti. È giusto combatterla con decisione ma la semplicistica ricetta dell’aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta. L’aumento dei prezzi – spiega ancora il presidente del Consiglionon è figlio di un’economia che cresce troppo velocemente ma di fattori endogeni, primo tra tutti la crisi energetica. Non si può non considerare il rischio che l’aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia”. Per  Meloni meglio concentrarsi sulle cause specifiche che scatenano l’inflazione, “proseguendo su misure di contenimento dei prezzi di energia e materie prime”.

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Luigia Luciani