“Sul Mes il nostro parere rimane lo stesso di due anni fa. Poi la Meloni ci dica cosa fare”. Sono le parole del deputato della lega Andrea Crippa, uscendo dal dibattito alla Camera dove questa mattina il premier era atteso per le comunicazioni alla vigilia del Consiglio europeo. Passaggio più duro del suo intervento, proprio quello sul Mes e sull’inutilità di fare polemiche ora
E’ stato immediatamente intuibile che reazioni, e polemiche, e repliche ci sarebbero state. Infatti nello stesso istante in cui Giorgia Meloni, che questa mattina era attesa alla Camera per l’ intervento alla vigilia della due giorni del Consiglio europeo, pronunciava il suo discorso e si soffermava con durezza e veemenza sul Mes e a modo suo metteva a tacere le polemiche interne alla maggioranza sul Meccanismo europeo di stabilità, era ipotizzabile che non sarebbero mancate le risposte delle opposizioni, come di una parte della maggioranza. Ma riavvolgiamo il nastro e ricordiamo proprio il passaggio del discorso del presidente del Consiglio sullo strumento economico europeo, sul quale l’Italia è chiamata a prendere una decisione in merito alla ratifica:” Non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes, l’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del Patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale”.
Disapprovazione dai banchi del Pd e del Terzo Polo, Forza Italia resta cauta e su una posizione nettamente contraria alla ratifica c’e’ la Lega.
“Intervento della Meloni in Aula. Non c’e’ un leghista sui banchi del governo. Giorgetti seduto nel banco parlamentare”, segnala su twitter Matteo Richetti di Azione-Iv. Salvini sara’ presente alla discussione al Senato, hanno fatto sapere dal partito di via Bellerio, del quale fa parte il deputato Andrea Crippa, che uscendo proprio dalla Camera dopo il dibattito, dice ai cronisti che lo incalzano. “Sul Mes il nostro parere rimane lo stesso di due anni fa. Poi la Meloni ci dica cosa fare. Noi siamo un partito leale che vuole continuare a governare per i prossimi 5 anni. Mi sembra la Meloni abbia detto le stesse cose di Salvini sul Mes, attendiamo sue indicazioni. La nostra posizione è chiara: il Mes adesso non serve e ci sono altre soluzioni…Meloni non faccia diventare un suo no, nè in un ni nè in sì”.
La prima battaglia sarà oggi nella Conferenza dei capigruppo sui regolamenti: la maggioranza intende puntare sul fatto che è vero che il Mes non può non andare in Aula, ma rimarcherà come non è’ prevista alcuna data per il voto di ratifica. Ma l’opposizione insisterà sulla necessità che Roma dia il via libera. “Meloni ha usato l’aula parlamentare non da presidente del consiglio ma da capo della maggioranza. Un discorso in vista del Consiglio europeo rivolto alla pancia del paese, in posa davanti ai sostenitori, indifferente ai guai interni alla sua coalizione e ai problemi reali. Così facendo porta in Europa un’Italia sempre più isolata e in difficoltà su dossier strategici per il futuro. Dal Mes alla gestione dei flussi, dal Pnrr all’inflazione, Meloni non riesce a chiudere una partita, complice alleati europei imbarazzanti a Roma come a Bruxelles. Prigioniera del suo passato, dei no all’Europa, all’integrazione, non è alzando i toni in Parlamento che riuscirà a mantenere la credibilità che ha fatto dell’Italia una forza propulsiva della storia del continente”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Altrettanto critico in Aula durante il dibattito Benedetto Della Vedova, deputato di + Europa, rivolgendosi a Meloni dopo il suo intervento: “Lei ha detto che vuole affrontare il negoziato sulla governance con un approccio a pacchetto. Stia attenta a evitare che dal pacchetto si arrivi al pacco per l’Italia: perché se lei pensa di usare il negoziato sul Mes per avere più muscoli nel negoziato più generale sulla governance, sappia che non funzionerà. Avete passato mesi e anni a fare del Mes il totem negativo dell’Europa, d’altronde volevate fare il referendum per uscire dall’Euro. La verità è che lei non sa esercitare la leadership perché sa che dovrà ratificarlo e non sapete come uscirne… La storiella del Mes che non serve non se la beve più nessuno: fate come l’altro giorno in Commissione, uscite dall’aula e fatecelo ratificare. Il vostro tabù sul Mes danneggia l’Italia”, ha concluso Della Vedova.
“Le opposizioni smettano di strumentalizzare anche la ratifica del Mes“, risponde così ai giornalisti fuori da Montecitorio Maurizio Lupi di Noi con l’Italia, poi l’ex ministro ai Trasporti replica a chi gli chiede che oggi in Aula ci fossero poche presenze tra i deputati di Forza Italia e Lega. Le sue parole.