Dopo il caos Covid al Giro d’Italia, il Tour de France ha deciso di prendere una posizione ufficiale. Ecco cosa succederà alla Grande Boucle.
Ormai ci siamo: il prossimo weekend prenderà ufficialmente il via il Tour de France. Ci aspetta una corsa ricca di spettacolo, ma anche di incertezze. Quella più grande riguarda sicuramente Tadej Pogacar. Lo sloveno ha recuperato dall’infortunio che lo ha messo k.o. durante la Liegi-Bastogne-Liegi, ma non è ancora chiaro come il polso si comporterà durante le tre settimane.
Altra incognita da non sottovalutare è quella del Covid. Al Giro molti big sono stati costretti al ritiro perché positivi. Nei giorni scorsi si era parlato addirittura del ritorno della bolla al Tour de France per evitare un nuovo boom di casi. In queste ultime ore, però, è arrivata la decisione ufficiale su come si comporterà l’organizzazione della Grande Boucle con i contagiati.
Nonostante le indiscrezioni di un possibile pugno duro contro il Covid, il Tour ha deciso di non discostarsi troppo dalle decisioni prese al Giro d’Italia. In caso di positività, quindi, non ci sarà l’obbligo del ritiro per il corridore. L’Uci, come riportato da Lapresse, ha spiegato che i rischi per la salute sono molto bassi e quindi non è necessario imporre al ciclista di non correre.
La decisione finale, come successo al Giro, spetterà direttamente alla squadra oltre che agli organizzatori del Tour. Vedremo se i team decideranno di percorrere la strada che si è intrapresa in Italia e quindi subito il ritiro oppure lasceranno libero il corridore di correre nonostante la positività.
Covid o no, gli appassionati di ciclismo sono pronti ad assistere a tre settimane di assoluto spettacolo. Come detto in precedenza, il dubbio sulle condizioni di Pogacar esiste, ma alla vigilia lo sloveno è il grande rivale di Vingegaard. Lo scorso anno il danese è riuscito a ribaltare il pronostico e vedremo se in questo 2023 riuscirà a confermarsi.
Naturalmente massima attenzione alle sorprese visto che il percorso prevede una sola cronometro e tante salite. E quindi gli scalatori saranno assoluti protagonisti.