Il Professor Lavenia Psicoterapeuta e Docente Universitario è intervenuto in merito all’omicidio della giovane ragazza a Roma per il quale è stato arrestato un coetaneo della vittima
Il corpo di Michelle Maria Causo è stato ritrovato ieri dalle forze dell’ordine abbandonato in un carrello della spesa nei pressi di un cassonetto nel quartiere di Primavalle a Roma. Su segnalazione di un passante che aveva visto una persona uscire da un palazzo con un carrello grondante di sangue è stato rinvenuto il cadavere della 17enne. In seguito alle prime indagini è stato arrestato un suo coetaneo originario dello Sri Lanka ma nato Roma con l’accusa di aver ucciso con 6 coltellate la ragazza con cui stava intrattenendo una relazione.
In merito a questa tremenda vicenda si è espresso il Professor Giuseppe Lavenia Psicoterapeuta e Docente Universitario esperto in tematiche adolescenziali, che con un comunicato stampa dal titolo eloquente “La Salute Mentale degli Adolescenti: Una Questione di Vita o Morte” ha voluto esprimere tutto il suo dolore per quanto accaduto alla ragazza. Al tempo stesso la riflessione del Professor Lavenia è rivolta verso un quadro, quello attuale, preoccupante in tema di salute mentale dei giovani. Ecco perché urge sollecitare interventi di controllo sul benessere psicologico dei minori. “La realtà dolorosa di questo evento ci costringe a confrontarci con una verità cruda: la salute mentale dei nostri giovani è una questione di vita o morte“.
Ora, a poche ore dal tragico ritrovamento il primo naturale bisogno è quello della giustizia. Di trovare chi si è reso protagonista di un omicidio così tremendo e assicurare che sia sottoposto ad un processo penale. Per il Prof. Lavenia però oltre all’azione legale c’è altro che questa tragedia richiede a gran voce. “Cosa ci sta dicendo questa tragedia sulla salute mentale dei nostri adolescenti? È possibile che tragedie come questa possano essere prevenute con un’attenzione più precoce e mirata al benessere psicologico dei nostri giovani?” Sono i dati del resto a confortare la tesi del Professore. Secondo l’ISTAT infatti nello scorso anno sono aumentati del 7% rispetto a quello precedente il numero degli omicidi tra minori.
Il lavoro urgente deve essere quello della predisposizione di strumenti a tutela di questa situazione, specie dopo un episodio del genere che non può che costringere ad una riflessione. Il Prof. Lavenia allora sostiene l’implementazione di uno screening obbligatorio prima dei 15 anni per valutare lo stato di salute mentale di ogni giovane. “Questo screening potrebbe fornire una panoramica preziosa del benessere mentale dei nostri giovani, individuare tempestivamente segnali di disagio e intervenire in maniera proattiva”. Il messaggio che vuole mandare il Professore esperto in tematiche adolescenziali è chiaro: il nostro impegno come società deve essere quello di tutelare la salute mentale dei giovani. La memoria di Michelle, e di tutte le giovani vite spezzate troppo presto, richiede un impegno di tutti noi“, conclude Lavenia. “Per loro, per i giovani che sono con noi oggi, e per quelli del futuro, rendiamo la salute mentale una priorità inderogabile“.