L’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, rischia davvero grosso: tanto è vero che è nei guai. Cosa sta accadendo nel Paese sudamericano
Ultimi aggiornamenti arriveranno nella giornata di domani, venerdì 30 giugno, quando inizierà il processo che vedrà come protagonista proprio l’uomo inquadrato in foto. Stiamo parlando dell’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. Quest’ultimo, come riportato in precedenza, potrebbe essere seriamente decretato ineleggibile per otto anni. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che almeno tre giudici abbiano votato a favore della condanna nei suoi confronti. Solamente uno ha dato parere contrario. Per potere stabilire la condanna definitiva basterà arrivare a quattro voti: di conseguenza andare verso l’ineleggibilità.
Un processo che, a dire il vero, è iniziato nella giornata di oggi presso il Tribunale superiore elettorale brasiliano. In questo caso la sua posizione sarebbe a serio rischio, visto che potrebbe essere tagliato fuori in vista delle presidenziali del 2026. Le accuse nei suoi confronti sono a dir poco gravissime visto che si parla di: abuso di potere e uso distorsivo dei media a fini elettorali. Una seduta che è iniziata con il voto del giudice Raul Araujo, seguono Floriano de Azevedo, Andre Ramos Tavares, Carmen Lucia, Nunes Marques, ed anche del presidente Alexandre de Moraes.
Si tratta di sette giudici che andranno a votare e che tenderanno a formare la maggioranza. A votare per primo ci ha pensato Benedito Goncalves, ovvero il relatore del processo. Quest’ultimo si è espresso per la condanna del leader ultraconservatore. Non solo: anche per mantenere nel fascicolo l’episodio del documento golpista trovato in casa dell’ex ministro della Giustizia di Bolsonaro, Anderson Torres. Uno degli episodi che ha portato l’ex capo dello Stato sul banco degli imputati è stata la riunione avvenuta il 18 luglio dello scorso anno.
In quel caso è stata l’occasione per poter ricostruire “la gestazione” del tentativo di colpo di Stato sfociato nell’attacco ai Palazzi del potere dell’8 gennaio scorso, a Brasilia. Una possibile richiesta di revisione, però, potrebbe far scattare il giudizio fino ad un massimo di due mesi. Fonti locali riportano che sia Raul Araujo chee Nunes Marques, abbiano ricevuto delle forti pressioni dagli alleati dell’ex presidente affinché prendano questa iniziativa. Anche se in molti sono convinti che, alla fine, Bolsonaro riceverà una condanna.