Consiglio Ue, la premier Giorgia Meloni è pronta: studiati gli argomenti che tratterà insieme agli altri vertici europei
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata a Bruxelles dove nella giornata di oggi e di domani parteciperà al Consiglio dell’Unione Europea (insieme agli altri leader). Sono tanti gli argomenti che la premier intende affrontare: quello della Bce fino ad arrivare ad uno dei temi più importanti e delicati come i migranti. Senza dimenticare, inoltre quello del Mes. Nella giornata di ieri, alle Camere, la leader di Fratelli d’Italia ha esposto ai presenti la posizione del governo in merito ai dossieri europei considerati più urgenti. Si parlerà anche della questione Ucraina.
Questione Banca Centrale Europea: innalzare i tassi di interesse. Una “ricetta semplicistica” che, per la premier, non può assolutamente non considerare il rischio che “l’aumento costante dei tassi finisca per colpire più le nostre economie che l’inflazione, e cioè che la cura si riveli più dannosa della malattia“. Questione Mes: stoppa le polemiche da parte delle opposizioni. “Non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari. Bisogna affrontare il negoziato sulla nuova governance europea“.
Questione migranti: l’obiettivo è quello di arrivare ad una riforma radicale delle regole di Dublino (da molti considerate ‘superate’). Le proposte vanno nella giusta direzione. Queste le sue parole a riguardo: “Proponevano che gli Stati che dovessero rifiutare i ricollocamenti dei migranti pagassero quelli che dovevano ricollocare i migranti. Mai avrei accettato di essere pagata per trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa“.
Questione Ucraina: continuare a difendere il Paese vittima di questa guerra. “Significa anche difendere l’interesse nazionale italiano. La capitolazione dell’Ucraina porterebbe con sé il crollo del diritto internazionale. Speriamo, quanto prima, in una pace giusta e duratura“. In conclusione si è soffermata sul Pnrr: anche in questo caso ha respinto le polemiche da parte degli oppositori. Non si è fatta attendere la frecciatina nei confronti di Gentiloni: “Credo che il piano lo avesse letto prima ed oggi chiama in causa il governo italiano. Se si fosse vigilato un po’ di più in passato oggi avremmo meno problemi“.