‘Libero’ è ormai pronto a diverse novità. Mario Sechi è pronto a diventare il nuovo direttore responsabile, ma per Dagospia le novità non sono finite qui.
Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi: Mario Sechi sarà il nuovo direttore responsabile di Libero. Dopo le indiscrezioni lanciate da Dagospia, è lo stesso sito a confermare che l’ex numero uno dell’Agi prenderà le redini del quotidiano a partire da metà luglio. Ma le novità non sono assolutamente finite qui.
Sempre secondo il portale, infatti, gli Angelucci sono pronti ad un altro nuovo ingresso nel quotidiano. Nelle scorse settimane c’è stato un incontro e tutto sembra essere andato secondo i piani. Ora non ci resta che aspettare i prossimi giorni per avere l’annuncio ufficiale, ma Libero è pronto ad accogliere una nuova figura destinata sicuramente ad avere un ruolo cruciale.
Daniele Capezzone va a ‘Libero’: ecco il suo ruolo
Non sarà, dunque, solo Mario Sechi la novità di Libero. Il quotidiano dovrebbe accogliere anche Daniele Capezzone. Come detto in precedenza, il giornalista ha incontrato Antonio Angelucci e il tutto sembra essere andato secondo le aspettative. Quindi mancherebbe solamente l’ufficialità per il suo ingresso al quotidiano.
Capezzone, sempre stando alle indiscrezioni di Dagospia, andrebbe a prendere un ruolo sicuramente molto importante e cioè quello di direttore editoriale. Ma non è assolutamente finita qui visto che il giornalista sarà anche editorialista e frontman televisivo del quotidiano. Nel senso toccherà a lui prendere parte ad ogni trasmissione in rappresentanza del giornale.
Mario Sechi e Daniele Capezzone le due grandi novità di ‘Libero’
Daniele Capezzone e Mario Sechi, quindi, si preparano ad essere le due grandi novità di Libero. Come detto in precedenza, l’ex numero uno dell’Agi prenderà ufficialmente le redini del quotidiano a partire da metà luglio. Non è ancora chiaro se il giornalista rispetterà anche queste tempistiche oppure assumerà l’incarico successivamente.
Una cosa è certa: Libero è ormai pronto a questa rivoluzione nella speranza comunque di continuare con i risultati ottenuti nell’era Sallusti-Feltri.