Michelle, le amiche: “Non volevamo crederci” [VIDEO]

Parlano gli amici e le amiche della diciassettenne: “Ho un ragazzo straniero. Tutti pensavano che fossi io ad essere stata uccisa”

Era brava, era gentile, era sempre sorridente e solare, non si può morire così, soprattutto una come lei che aveva voglia di vivere e di stare con gli amici…“. Non ci credono ancora che sia successo, che Michelle non ci sia più. Che da adesso in poi non si potranno più vedere ai Primi, un parco che sta a Torrevecchia, che loro chiamano così. E’ il posto dove è nata e cresciuta, il quartiere dove viveva con la sua famiglia Michelle Causo, la ragazzo romana uccisa a coltellate e lasciata dentro un carrello della spesa avvolta da un sacco nero.

La vittima
Michelle Causo, la ragazza di 17 anni trovata morta in un carrello della spesa accanto a dei cassonetti a Primvalle (Ansa Notizie.com)

Non abbiamo dormito stanotte, come si può, spero di riuscirci oggi o domani. Non si può. I Primi era ed è il nostro punto di ritrovo, ci vedevamo tutti i giorni lì e stavamo insieme a divertirci a stare insieme…”. Loto sono i suoi amici. Gli amici di Michelle, un gruppo di ragazzi di 16-17 anni, sono una decina e il giorno dopo l’omicidio, verso le ore 13, si presentano insieme, compatti e uniti a portare dei fiori sul luogo dove è stata ritrovata la povera adolescente.  Non riescono a trattenere l’emozione e la rabbia, tanta anche. Parlano insieme, soprattutto uno che però non se la sente di dire il suo nome. Non è a suo agio ed è pieno di rancore verso il presunto assassino: “Io conoscevo Michelle da quando eravamo piccoli, abbiamo fatto la materna e da lì tutto il resto. Al fratello più piccolo di un anno gliel’ho detto io che era morta Michelle. Gliel’ho sempre detto che non andava bene per lei, era uno stronzo, nel senso che gli piaceva hackerare le chat, una volta mise la foto nuda di una nostra amica. Era uno così, ma una cosa del genere non l’avrei mai immaginata che potesse farlo. Mai“.

“Lei era amica di tutti, voleva bene a tutti. Tanti pensavano fossi io perché ho un ragazzo straniero”

La tragedia
Il momento in cui i suoi amici vanno a depositare dei fiori dove è stata ritrovata morta Michelle Causo (foto Notizie.com)

Sono scossi e ancora increduli che la loro amica Michelle non ci sia più e non possa più venire ai Primi con loro. Parlano di lui, del presunto assassino che ha la lettera O. come iniziale, lo conoscono bene, tanto che uno del gruppo interviene: Sapete è strano perché, è vero non è fosse simpatico, ma era anche uno che chiedeva subito scusa quando sbagliava, era anche uno così, e una cosa del genere mai me lo sarei aspettato, nel senso che sono sorpreso e arrabbiato“. Ecco l’amico del cuore che ritorna: “Tanti pensano, come ho visto su Google e sulle varie notizie, che loro stessero insieme, ma non è vero, non era proprio il tipo di Michelle, era brutto. Erano amici sì, ma non nel senso che pensano tutti. Lei aveva un ragazzo, tanti se la sono presa con lui, ma quel poveraccio non c’entra niente. La verità, quella vera e dura, è che Michelle non c’è più. Non lo dico perché era amica mia e le volevo bene, ma era davvero buona, lavorava in piscina, andava ad aiutare i bambini, le piaceva. Non si può morire così, non si può“.

Camminando per via Stefano Borgia, vicino ai cassonetti dove è stata ritrovata Michelle, si sono due sue amiche, anche loro sono lì per mettere dei fiori e per stare vicino nel posto dove la loro amica se ne è andata. Sono Giulia e Michela, ma è la prima che la conosceva bene: “Non stavano insieme per niente, erano amici e basta. Michelle era solare, sorrideva a tutti, voleva bene a tutti, anche se era arrabbiata un giorno, basta che la vedevi un giorno e tutto passava. L’ultima volta che ci siamo viste è stato lunedì scorso a Mattia Battistini, e stava bene. Non ho parole. Io l’ho saputo perché mi hanno chiamato in tanti perché tutti pensavano fossi io perché ho un ragazzo straniero. Io a lui l’ho visto a Valle Aurelia, a me non piaceva, tutti parlavano male di lui, non era un ragazzo buono, non piaceva a nessuno, non ci poteva avere fiducia da uno come quello“. E Primavalle resta così, attonita e incredula che tutto sia successo per davvero. La gente non fa che venire lì davanti al cancello di via Stefano Borgia e depositare dei fiori. Ora ci sarà una fiaccolata organizzata dal quartiere, ne vogliono fare diverse. Vogliono che Michelle non sia dimenticata, vogliono far vedere che Primvalle è un posto dove la gente si vuole bene e tutto quello che è successo non deve essere mai dimenticato.

 

 

 

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