Moca, il cardinal Matteo Zuppi ha incontrato il responsabile del Cremlino per gli Affari esteri, Yuri Ushakov. A quanto pare non è stato trovato alcun accordo tra le due parti
C’era grande attesa nell’incontro che ha visto come protagonisti il responsabile del Cremlino, per quanto riguarda gli Affari esteri, Yuri Ushakov, e l’inviato di papa Francesco, cardinal Matteo Zuppi. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che non si sia arrivato ad alcun “accordo concreto”. La conferma è arrivata direttamente dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Quest’ultimo, ha fatto sapere, che le due parti si sono scambiate delle opinioni ed informazioni molto importanti. Le stesse che riguardano le informazioni su questioni umanitarie nel contesto degli affari ucraini.
Anche se, come riportato in precedenza, non si è arrivati a nessun tipo di accordo. Nel frattempo arrivano altre novità da parte del ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, che ha avuto un colloquio telefonico con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Queste sono state alcune delle sue parole (comunicate con un tweet) a riguardo: “Ho elogiato Stoltenberg per i suoi sforzi volti a rendere il vertice della Nato a Vilnius un successo. Continuiamo a lavorare attivamente con tutti gli alleati della Nato per convincerli che è giunto il momento di fare chiarezza sull’adesione dell’Ucraina“.
Nel frattempo è arrivato il comunicato ufficiale da parte della brigata Wagner che ha deciso di non andare più a combattere in Ucraina ed effettuare questa “operazione militare speciale“. Una decisione che è stata presa dal numero uno del gruppo dei mercenari, Evgenij Prigozhin. Quest’ultimo, a quanto pare, avrebbe rifiutato di firmare gli accordi richiesti dal ministero della Difesa di Mosca. La conferma ufficiale arriva direttamente dal capo del comitato di difesa della Duma, Andrei Kartapolov (come riportato anche dall’agenzia di stampa ‘Tass’).
Prigozhin non ha firmato i contratti ed è stato quindi informato che “Wagner non avrebbe preso più parte all’operazione militare speciale”. “Finanziamenti e risorse materiali non saranno più assegnate“. Nel frattempo, però, Zuppi ha incontrato anche il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa. “Le Chiese possono lavorare insieme per servire la causa della pace e della giustizia. E’ importante che tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato” ha fatto sapere Kirill.