Sotto accusa il Cremlino che replica: ‘Non colpiamo obiettivi civili in Ucraina’. Ma la presa di posizione di Borrell (Ue) è durissima: “Un nuovo crimine di guerra di Mosca”
Una tragedia. L’ennesima in Ucraina. Persone che stavano cercando un po’ di pace, serenità e soprattutto normalità, ma niente di tutto questo è successo. Sono infatti undici il numero delle vittime dopo il raid russo su un ristorante a Kramatorsk con i feriti che 61. Un attacco che è stato criticato da tutto il mondo come spietato e cinico, ma stizzito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che la Russia “non colpisce infrastrutture civili, i bombardamenti sono diretti a siti collegati in un modo o nell’altro a infrastrutture militari“.
La domanda è: ma se la Russia non attacca obiettivi civili, chi è stato se non loro? Nel frattempo e al lavoro da diverse ore su quanto è accaduto, i servizi segreti ucraini hanno arrestato una persona sospettata di aver fornito ai servizi segreti russi informazioni precise per l’attacco missilistico di ieri al ristornate di Kramatorsk. La sensazione è che i russi pensassero che ci fosse dei militari e un posto segreto dove potevano esserci delle armi
La persona che è stata fermata è sotto interrogatorio. Secondo l’Sbu, i russi hanno chiesto a questa al sospettato di verificare se il locale fosse aperto e di registrare la presenza di clienti. “L’uomo ha quindi effettuato registrazioni video segrete del locale e delle auto parcheggiate nelle vicinanze e ha trasmesso i filmati all’intelligence militare russa”, dice Gerashenko.