Cocaina, Micciché risponde: “Se la uso? Sono fatti miei…”

In merito all’arresto da parte del pusher dei vip, in quel di Palermo, è spuntato fuori anche il nome del politico Gianfranco Micciché. In merito a questa vicenda quest’ultimo ha voluto fare chiarezza con una intervista 

Gianfranco Micciché un cocainomane? Il protagonista in questione non intende assolutamente avere questo tipo di etichetta. Anzi, lo ribadisce in due interviste che ha rilasciato. Prima ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘, successivamente all’edizione palermitana della ‘Repubblica‘. Allo stesso tempo, però, ha ammesso che in passato ha fatto uso di sostanze di stupefacenti. L’ex numero uno dell’Assemblea Regionale Siciliana ha fatto sapere che ne ha abusato, ma che non l’ha mai utilizzata per ricoprire quel ruolo citato in precedenza. Anche perché se lo dovesse fare ora alla sua età (69 anni) si troverebbe già nell’aldilà. Questo è quello che ha rilasciato il nativo del capoluogo siciliano.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Gianfranco Micciché (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Quando sono stato intercettato, ero senatore. Non sono accusato di nulla e non sono indagato. Il mio nome non si poteva e doveva scrivere. Dicono che andavo a Villa Zito per comprare droga ma non c’entro niente con questa vicenda. È stato uno sputtanamento che sta facendo soffrire mia moglie e le mie figlie“. Allo stesso tempo, però, ribadisce la sua posizione, affermando che in questo momento non deve dimostrare nulla a nessuno. “Se domani decidessi di fare un tiro di cocaina il problema sarebbe solo mio. Queste iniziative sono solo demagogia. Sono una persona onesta. Non ho mai rubato un euro e faccio bene il mio lavoro. Quand’anche una volta ogni tre mesi mi offrissero un tiro, sarebbero solo fatti miei“.

Cocaina, Micciché respinge le accuse ed attacca: “Sarebbero fatti miei”

Ritornando a parlare sempre del passato il politico siciliano fa sapere di aver sempre dimostrato la sua estraneità ai fatti. In merito alla vicenda di Alessandro Martello fa sapere: “In quel caso i carabinieri del Ros mi chiesero scusa quando scoprirono che la cocaina che avevo portato al ministero non era per me. Non mi sono mai recato a villa Zito per fare il ‘pieno’. Andavo solamente per pranzare“. In merito alla questione dell’auto blu ci tiene a fare ancora di più qualche precisazione.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Gianfranco Micciché (Ansa Foto) Notizie.com

Al mio autista ho vietato di usare il lampeggiante. Magari quel giorno li ha accesi perché ha imboccato la corsia preferenziale di via Libertà in senso contrario. Quell’auto spetta per regolamento ad ex presidenti di Camera e Senato per 10 anni. All’ex presidente dell’Ars per i 5 successivi al mandato, ma solo se viene rieletto deputato. Dov’è lo scandalo? Spostarsi a Roma in taxi è molto costoso e incide sul bilancio familiare“.

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