In merito alla vicenda del ‘Decreto Lavoro’ (e molto altro ancora) sono arrivate le parole da parte del ministro del Lavoro, Marina Calderone. Quest’ultima ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Alla fine è arrivata la decisione (quasi scontata) da parte della Camera dei deputati che ha deciso di approvare il “Dl 48“, conosciuto meglio come “Decreto Lavoro“. La stessa che contiene delle misure urgenti per l’inclusione sociale ed anche l’accesso al mondo del lavoro. Una ottima notizia per il ministro Marina Calderone che ha spinto così tanto per averlo, nonostante le polemiche che sono nate attorno. Ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. La politica ha affermato che si è tratta di una riforma che apre ad una visione moderna del sistema del lavoro italiano. In questo caso il Paese sarebbe ancora più competitivo.
L’obiettivo è rendere il mondo del lavoro ancora più incisivo di quanto non lo sia già. Ed allo stesso tempo anche “semplice” ed adatto all’attuale momento economico, senza intaccare possibili diritti e tutele. Per quanto riguarda l’assegno di inclusione ha voluto fare molta chiarezza: “Mette in protezione le fragilità: famiglie con disabili, minori e over 60. E’ stata anche aggiunta una tutela ad hoc per le vittime di violenza di genere. Riconosce a questi nuclei un beneficio economico, ma lo subordina all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa”.
Novità in arrivo anche a partire dal prossimo 10 settembre: “Partirà il Supporto per la formazione e il lavoro per chi è a rischio di esclusione sociale e lavorativa. L’obiettivo è migliorare l’occupabilità delle persone per il mercato del lavoro. Le politiche attive saranno il driver. Per massimizzare le opportunità stiamo rafforzando la rete di collaborazione tra tutti i soggetti che hanno un impatto sul mondo del lavoro, per le singole aree di competenza. Un aiuto arriverà anche dall’innovazione tecnologica, per velocizzare e migliorare i processi”.
Novità anche sulle offerte di lavoro contrattualmente regolari e non inferiori al 60% dovranno essere accettate. “Quelle a termine inferiori ai sei mesi sospendono momentaneamente il sussidio che può essere ripreso al termine del rapporto. In questi casi il salario può essere cumulato con il sussidio fino a 3 mila euro anno”. In conclusione parla del ‘Fringe benefit‘: “Soglia di 3mila euro per chi ha figli a carico, è un sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e alla possibilità delle imprese di costruire un welfare a misura dei propri dipendenti con figli a carico. Bisogna sostenere le famiglie“.