Un minorenne è stato ucciso, pochi giorni fa, dalla polizia: continuano le proteste di violenza da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine locali. Aumenta il numero delle persone fermate
Oramai è vero e proprio caos dalla Francia dove, per il terzo giorno consecutivo, molte persone hanno deciso di scendere in piazza e manifestare contro la polizia. Quest’ultima colpevole di aver ucciso un ragazzo di 17 anni, Nahel. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali è aumentato il numero delle persone arrestate. Pare che si è arrivati a 667. Ricordiamo che il minorenne è stato ucciso da un poliziotto durante un controllo a Nanterre. Un bilancio che è stato fornito direttamente dal ministro dell’Interno, Gerard Darmanin, che sta seguendo molto da vicino questa importante vicenda che sta provocando non pochi disordini nel Paese transalpino.
Queste sono state le sue parole pubblicate, con un comunicato, sul suo account ufficiale di Twitter: “La scorsa notte, i nostri poliziotti, i gendarmi e i vigili del fuoco hanno ancora volta affrontato, con coraggio, una rara violenza“. Nel frattempo l’intero Paese viene, ancora di più, rafforzato dalla presenza di altri agenti (arrivati anche da diverse città della Francia). A quanto pare sono più di 40mila tra gendarmi e poliziotti.
Nel frattempo, però, arrivano anche novità da parte del poliziotto che ha fatto fuoco ed ucciso il 17enne di origine algerina. Secondo quanto riportato dal suo avvocato, Laurent Franck Lienard, nella tarda serata di ieri l’agente ha affermato di essere “distrutto” e “devastato” per via della morte del minorenne. Il suo legale ha continuato dicendo che sono state queste le prime parole che il suo assistito ha annunciato dopo aver tolto la vita al ragazzo. Scuse che sono state inoltrate alla famiglia che, però, non accetta ed intende avere chiarezza e giustizia su quanto successo.
Novità che arrivano anche dal presidente francese, Emmanuel Macron. Quest’ultimo, nella giornata di oggi, intorno alle ore 13 ha convocato una nuova riunione della cellula di crisi. Non si tratta affatto della prima, ma della seconda in altrettanti giorni. Questo è quello che ha fatto sapere l’Eliseo con un comunicato ufficiale diramato sul proprio sito. Ricordiamo che, in questo momento, il Capo dello Stato transalpino si trova attualmente a Bruxelles in vista del Consiglio Europeo (che terminerà nella giornata di oggi). Non è da escludere, a questo punto, che i suoi impegni possano finire qualche ora prima per poter partecipare a questo importante vertice nel suo Paese.