Omicidio Primavalle, 17enne uccisa da un suo coetaneo: forse per debito? L’ultima ipotesi rilasciata dagli inquirenti
La comunità di Primavalle, Roma ed il Paese intero è sotto shock per la tragica morte che ha visto come vittima una ragazzina di 17 anni. Si chiamava Michelle Maria Causo ed è stato ucciso nella maniera più barbara possibile: una serie di coltellate (a quanto pare tra i 5 ed i 6 colpi) che non le hanno lasciato assolutamente scampo. Poi il suo cadavere messo all’interno di un carrello della spesa e abbandonato vicino ad un cassonetto dell’immondizia. In molti hanno pensato che l’omicida volesse sbarazzarsene gettandolo dentro la pattumiera gigante, ma non ci sarebbe riuscito.
Ad accorgersi della presenza di sangue che gocciolava dall’interno alcuni testimoni che avrebbero rivelato la propria versione agli inquirenti. A togliere la vita alla giovane un suo coetaneo, un aspirante trapper seguito sui social network (13mila follower su Instagram). Lo stesso che è stato rintracciato ed arrestato, dopo qualche ora, da parte delle forze dell’ordine. Nel corso dell’interrogatorio avrebbe fornito agli inquirenti degli importanti retroscena. Tra questi anche quello che potrebbe risultare decisivo in merito a questo omicidio. A quanto pare per un presunto debito.
Questa è solamente una delle ipotesi che gli inquirenti stanno valutando, ma che non intendono assolutamente escludere come pista. A riportare questa clamorosa indiscrezione ci ha pensato il quotidiano “Il Messaggero“. Il movente potrebbe essere un debito irrisorio, una cifra che si avvicina ai 30 euro. Questo è quello che il coetaneo avrebbe raccontato agli agenti durante l’interrogatorio. Queste sono state alcune delle sue parole: “Abbiamo avuto una lite, perché mi doveva una trentina di euro“.
Anche se, allo stesso tempo, gli inquirenti non credono minimamente a questa versione che abbia portato all’uccisione della ragazza. Credono che ci sia ben altro sotto che un debito del genere. Il movente, a questo punto, resta ancora un forte punto interrogativo. Dall’ultimo esame del medico legale non sarebbero stati trovati segni di violenza sessuale sul corpo della minorenne. Nel frattempo la madre della vittima non si dà assolutamente pace e continua a chiedere giustizia. Tanto da ripetere: “Quel mostro me l’ha massacrata“.