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Politica

Conte, duro attacco alla Meloni: “Non rende onore al suo ruolo!”

Published by
Leonardo Marcucci

Intervistato da La Stampa, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ha nuovamente chiarito le posizioni su salario minimo e governo Meloni

Prosegue il duro attacco politico di Giuseppe Conte nei confronti di Giorgia Meloni e del governo, ma adesso, l’ex presidente del consiglio, spera che la maggioranza della presidente romana si unisca al Movimento 5 Stelle nella battaglia per il salario minimo.

Giuseppe Conte – Notizie.com – © Ansa

Quando abbracci battaglie giuste e hai la caparbietà di portarle avanti, riesci a creare la giusta convergenza”, così Conte, che sta anche proseguendo nell’avvicinamento al Pd di Elly Schlein. 

Conte chiede di unirsi nella battaglia per il salario minimo

Anche nella richiesta di aiuto, Conte ha mantenuto un tono di critica nei confronti della condotta politica della Meloni: “Speriamo prevalga il buonsenso e non continuino a prendersela con i più fragili, com’è stato con il reddito di cittadinanza. Questa legge può essere un passo avanti decisivo per tanti lavoratori schiacciati dalla precarietà e dallo sfruttamento. Sono orgoglioso che ci sia il mio nome come prima firma della proposta, non per me, ma per il M5s, che per primo ha combattuto questa storica battaglia”. Il presidente del Movimento prosegue: “L’accordo raggiunto dice che la convergenza tra forze politiche si sperimenta su temi e su proposte concrete. I percorsi politici vanno costruiti sui bisogni dei cittadini e non possono essere affidati a photo opportunity o a comizi in tandem”.

Elly Schlein e Giuseppe Conte al corteo M5s, Notizie.com

Poi, sul gesto di Calenda, che ha annunciato per primo la proposta, bruciando sul tempo il M5s, Conte replica evidentemente infastidito, citando Benedetto Croce: “Rispondo con le stesse parole con cui Benedetto Croce replicava a chi lo invitava a esprimersi sui comportamenti puerili del poeta Salvatore Di Giacomo, ‘Lasciatelo perdere a don Salvatore, chello e’nacreatura”.

L’alleanza con la Schlein prosegue

Nonostante la sonora sconfitta alle elezioni molisane, Conte continua a promuovere l’alleanza con il Pd: “Ho sempre sostenuto che l’intesa con Pd dovesse muovere da temi e programmi, non l’abbiamo mai pensata come una necessaria e obbligata convergenza elettorale. La realtà dice che tra di noi permangono ancora differenze e che il consolidamento di un’intesa politica è un processo che necessita di tempo. In questo senso, il dialogo con Schlein prosegue franco e trasparente, nonostante per questo lei debba quotidianamente difendersi dagli attacchi che le arrivano da più lati delle varie correnti interne al Pd”. 

I commenti sprezzanti sulla Meloni

Ecco poi il feroce attacco alla Meloni: “La premier è sopraffatta dal panico, non ne sta azzeccando una. La sua maggioranza si muove con la retromarcia e si azzuffa ogni giorno, inanellando solo figuracce. Posso spiegarmi solo così certe sue reazioni aggressive e rabbiose. Il problema è che, più che con una presidente del Consiglio, sembra di avere ancora a che fare con la deputata che, dai banchi dell’opposizione, urlava e inveiva, trasfigurandosi, lasciando da parte ogni regola della sana dialettica politica. Non è un atteggiamento consono per un capo di governo, non rende onore al ruolo che riveste”, non è il primo affronto dell’ex premier alla leader di Fratelli d’Italia, ma testimonia ancora una volta la totale mancanza di stima politica che Conte nutre nei suoi confronti.

Meloni e Conte – Notizie.com – © Ansa

Il leader del M5s chiude, commentando il tentativo della Meloni di riallacciare i rapporti con gli alleati sovranisti, delusi dagli accordi sui migranti in Europa: “E’ un fallimento che racchiude la goffa epopea meloniana di questiprimi 8 mesi di governo. Messo in soffitta il blocco navale, qui abbiamo una presidente del Consiglio che difende I’interesse nazionale dei suoi partner in Polonia e Ungheria, dimenticandosi però I’talia. A Bruxelles non ottiene nulla sul fronte della redistribuzione dei migranti, eppure grida al successo. Straparla di confini esterni da presidiare, facendo però registrare un drammatico raddoppio degli sbarchi”.

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Leonardo Marcucci