Molti comuni italiani hanno vietato l’utilizzo dei monopattini all’interno di alcune zone affolate per via del turismo estivo
La questione dei monopattini elettrici continua a caratterizzare la discussione pubblica e ora, in vista dell’estate, alcuni comuni hanno deciso di limitare fortemente l’utilizzo di questi mezzi all’interno di zone affollate delle proprie città.
Dopo il probabile inserimento dell’obbligo di casco, targa e assicurazione, alcune amministrazioni nostrane hanno castrato ulteriormente la micromobilità elettrica, vietando direttamente i monopattini elettrici in zone a rischio di incidenti.
Stop ai monopattini per la sicurezza dei pedoni
Le spiagge della penisola iniziano a riempirsi e così anche le città e i paesini che ospitano i loro frequentatori. Se i monopattini elettrici hanno generato un certo malcontento durante l’anno “lavorativo”, ecco che nelle aree più affollate delle località turistiche, sembrerebbe non esserci alternativa al blocco totale. La folla rende lo spostamento tra i pedoni davvero ostico e pericoloso per i guidatori di monopattini elettrici, che già la scorsa estate causarono un gran numero di incidenti. Migliaia di segnalazioni da parte di cittadini scontenti, hanno spinto alcuni comuni a chiudere definitivamente alla micromobilità elettrica, lasciando a piedi i felici possessori di abbonamenti ai servizi di sharing elettrico.
Nonostante in ogni comune siano state adottate strategie differenti per evitare incidenti e pericoli per i pedoni, emerge prepotente l’emergenza monopattini in tutte le città turistiche del bel paese. L’ultimo comune ad aver aderito a tali divieti è stato quello di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, che ha vietato dal primo luglio al 31 Agosto il transito di monopattini a propulsione elettrica in un tratto sensibile della città. Il comandante della Polizia ha evidenziato che la condotta dei guidatori di monopattini “non è compatibile con il notevole afflusso di pedoni, tra cui bambini, anziani e persone con difficoltà motoria, che caratterizza particolarmente le ore serali del tratto di viale in questione”.
A Riccione, invece, si incentiva l’utilizzo dei monopattini
Se da una parte prosegue la lotta ai monopattini, dall’altra se ne incentiva addirittura l’utilizzo. Come avvenuto a Riccione, dove sono state allargate le possibilità ai possessori di monopattini e ai fruitori dei servizi di sharing. Lo spostamento dei giovanissimi tra le zone di mare e le aree della città, sembra essere una priorità per l’amministrazione, che ogni anno deve far fronte alle ondate di giovani festaioli provenienti da tutta la penisola. 300 monopattini e 150 e-bike avranno via libera in ogni zona, escluse quelle a traffico limitato.
Un provvedimento forse necessario, che però renderà il lungomare della Riviera Romagnola ancor più invivibile, per chiunque non avesse intenzione di trovarsi in mezzo a monopattini sfreccianti e discoteche rumorose. D’altronde è ormai risaputo che durante il periodo estivo, Rimini e Riccione finiscono completamente in mano ai giovani discotecari, che adesso avranno anche la possibilità di spostarsi con rinnovata semplicità. A Lecce, dove non esiste un vero e proprio problema di monopattini assassini, se ne incentiva l’impiego, consentendo di portarli sui mezzi pubblici e quindi di rendere gli spostamenti ancor più agevoli. Anche a Venezia, il comune ha addirittura deciso di svolgere delle lezioni di guida a 200 studenti dell’Istituto Antonio Pacinotti, così da aumentare la consapevolezza in strada.