Zelensky in un’intervista a ‘El Mundo’ ritorna sulla vicenda della Wagner e svela il numero dei soldati uccisi dall’esercito ucraino.
Zelensky ritorna a parlare e lo fa in un’intervista a El Mundo. Diverse le dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino e tra questi c’è stato anche il tema della Wagner e del tentativo di ammutinamento dei giorni scorsi.
“Le nostre truppe hanno ucciso 21mila soldati della Wagner e feriti 80mila – ha detto Zelensky, citato dall’Adnkronos – questo gruppo è importante per capire alcune cose. Erano forti perché dovevano solamente attaccare visto che altrimenti cadevano. Era impossibile tornare indietro senza aver portato a termine la missione e posso dire che hanno ucciso molti dei loro compagni. Il segreto della loro forza era proprio il fatto che non potevano fermarsi“.
Zelensky: “Abbiamo distrutto la parte più motivata dei militari russi”
Il passo indietro della Wagner è una buona notizia per l’Ucraina ed è lo stesso Zelensky a spiegare il motivo: “La Wagner era la parte più motivata delle forze russe e quindi averla distrutta per noi è assolutamente una buona notizia. Ora resta quella più debole e demotivata“.
Sui dettagli delle truppe guidate da Prigozhin Zelensky ha detto: “I Wagner avevano due categorie: i mercenari professionisti e quelli mobilitati dalle prigioni. Noi ne abbiamo uccisi 21mila mentre circa 80mila sono rimasti feriti. Si tratta di perdite molto importanti e questo ci permette di capire quanti siano numerosi questi gruppi nell’Ucraina orientale“.
Guerra in Ucraina, la controffensiva di Kiev continua
Le parole di Zelensky sembrano aprire ad una controffensiva molto più forte nei prossimi giorni. Per il momento, come ammesso anche dallo stesso esercito ucraino, si è ancora agli inizi, ma il passo indietro della Wagner apre la strada ad un possibile successo di questa operazione da parte di Kiev.
Si potrebbe essere arrivati ormai alla fase decisiva della guerra almeno sul campo. Mentre per quanto riguarda i negoziati, si potrebbe aspettare settembre.