A seconda della circostanza si può trovare appuntamento il giorno stesso, ma anche a distanza di almeno 3 mesi: un caos che crea malumori
La prenotazione dell’appuntamento all’anagrafe per ottenere la carta d’identità elettronica è diventata un po’ come partecipare al Superenalotto: richiede una grande dose di fortuna e la giusta tempistica per cercare di ottenere una data utile in tempi ragionevoli. A volte, basta un istante: infatti, nella stessa giornata, le disponibilità sembrano apparire, scomparire e riapparire come per magia. Basta collegarsi al sito governativo che gestisce il sistema di prenotazione, dove le singole amministrazioni, soprattutto i Municipi, inseriscono le date disponibili.
Un esempio di questa situazione è avvenuto ieri, sabato 1° luglio, a Roma: alle 12 del mattino era possibile prenotare un appuntamento presso l’ex circoscrizione V per la fine di settembre. Tuttavia, due ore dopo, consultando lo stesso portale, lo scenario era completamente cambiato: il primo appuntamento disponibile era il 16 febbraio 2024 presso il IV Municipio in via Rivisondoli, seguito da un altro tre giorni dopo nello stesso ufficio. Successivamente, sono stati aggiunti uno slot presso il XIII in via Aurelia, un altro il 4 marzo presso il XII in via Fabiola e uno il 9 aprile presso il XIV in piazza Santa Maria della Pietà. In totale, solo 5 date disponibili, tutte distanti almeno 8 mesi dall’attuale periodo. Questa situazione si verifica in una città come la Capitale, dove quasi 1,3 milioni di residenti stanno cercando di convertire la propria carta d’identità cartacea in quella elettronica, e dove ci sono ancora pratiche arretrate a causa della pandemia di Covid, quando il governo ha prorogato i documenti scaduti.
A complicare ulteriormente le cose, c’è anche la difficoltà nel trovare un posto negli “Open day” che si svolgono nei fine settimana in alcuni Municipi è difficile. Un funzionario dell’anagrafe di Roma ha spiegato al Messaggero che in questa “lotteria” le cose possono cambiare già dal lunedì: “È inutile prenotare un appuntamento nel weekend, quando gli uffici dei Municipi sono chiusi e gli addetti incaricati di inserire le disponibilità nel sistema del ministero non sono in servizio. Inoltre, i funzionari comunali presenti nel fine settimana, se ci sono, sono impegnati negli Open day. È solo il lunedì che si riprende con ritmi e modalità diverse, e vengono aggiunti nuovi slot“. Il funzionario ha fatto un paragone con i sistemi di prenotazione delle compagnie aeree low-cost: “Prima mettono in vendita un numero limitato di biglietti a basso costo e, quando questi si esauriscono, tornano alle tariffe standard, molto più care. Ma se la compagnia riesce a organizzare un altro volo all’ultimo momento o se qualcuno cancella la propria prenotazione, compaiono nuovi posti“.
Intanto, cresce la frustrazione dei cittadini e pure i presidenti dei Municipi sono arrabbiati per questa situazione e, dopo molte proteste, il Comune ha assegnato loro due addetti in più. Mauro Caliste, presidente del V Municipio, dichiara: “Ci sono giorni in cui i cittadini finiscono per aggredire i nostri addetti. Il mio Municipio ha una grande presenza di stranieri, il che rende le pratiche anagrafiche più complesse. Inoltre, dispongo di poco personale: durante l’estate abbiamo dovuto anche chiudere la sede di via Prenestina. Per quanto riguarda le carte d’identità elettroniche, apriamo gli uffici anche il mercoledì e il sabato mattina, senza risparmiare gli straordinari. Alla fine del mese, però, riusciamo a rilasciare solo 3.000 documenti su 4.000 richieste“.