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Politica

MAXXI, Vittorio Sgarbi a Notizie.com: “Ho parlato del tumore in modo ludico…se non passa neanche questo siamo in un paese di bigotti”

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Luigia Luciani

“Ho parlato del tumore in modo ludico, se non può passare nemmeno questo vuol dire che siamo in un paese di bigotti e fasullo”. Vittorio Sgarbi, in esclusiva a Notizie.com, aggiunge queste due frasi alla nota diffusa in risposta alle parole del ministro alla Cultura Sangiuliano dopo il caso MAXXI

Ad ogni settimana la sua pena, e il suo caso politico. Tutto interno alla maggioranza di governo.

Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, foto Notizie.com

In attesa di conoscere le spiegazioni che la ministra del Turismo Daniela Santanchè fornirà mercoledì prossimo in Senato, sull’inchiesta scoperchiata da Report e inerente le aziende di cui è in parte azionista, le opposizioni cambiano bersaglio e mettono nel mirino quanto è successo sul palco del MAXXI lo scorso 21 giugno, in occasione della serata inaugurale. Ospiti il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e il cantante-artista Morgan. Sì, da quella data sono trascorsi ben 10 giorni, eppure il caso è deflagrato nelle ultime 24 ore. Con tanto di lettera dei dipendenti del MAXXI, di presa di posizione dello stesso Sangiuliano e ovviamente di replica di Vittorio Sgarbi, che abbiamo sentito in esclusiva per Notizie.com e che ha voluto aggiungere un paio di righe rispetto alla nota diffusa urbi et orbi.

Maxxi, cosa è accaduto sul palco il 21 giugno

Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura a Notizie.com, foto Ansa

Ma riavvolgiamo il nastro e capiamo meglio cosa è accaduto quell’ormai famigerato 21 giugno. Raccontano, in parte anche le immagini se pur interrotte al minuto 49 e 38 secondi di una clip poi pubblicata su Youtube, di battute sessiste e frasi volgari. Morgan fa le domande, e il sottosegretario alla Cultura risponde secondo le sue modalità. Cosa accade poi? Accade che il personale del MAXXI, in buona prevalenza composto da donne, sottoscrive una lettera di proteste che viene inviata al presidente della Fondazione. Si sceglie la strada della riservatezza. Alla lettera, pubblicata in parte anche dal quotidiano La Repubblica, seguirebbe anche un tentativo di convocare uno ad uno, come riportato sempre dal medesimo quotidiano, coloro che avevano sottoscritto il documento interno. Ma arriviamo alle polemiche politiche e alla presa d’atto del ministro Sangiuliano.

MAXXI, opposizioni all’attacco. Pd: “Sangiuliano riferisca in Aula”

I componenti del Partito democratico delle commissioni Cultura di Camera e Senato chiedono che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano riferisca in aula; “Il laido show di Sgarbi al Maxxi è semplicemente irricevibile”, dichiarano invece i  membri pentastellati delle commissioni parlamentari Cultura di Camera e Senato. Carlo Calenda, su Twitter va giù duro: “Che vergogna. Altro che cultura di destra. Peccato, pensavo Giuli fosse una persona educata. Povera Patria”.

MAXXI: La lettera del ministro Sangiuliano

il ministro alla Cultura Sangiuliano, foto Ansa

Impugna carta e penna allora il ministro Sangiuliano: “Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le Istituzioni. La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti, ma trova il suo limite nel rispetto delle persone”, aggiunge ancora il ministro. “Anche le forme dell’espressione non devono mai ledere la dignità altrui. Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d’accordo con me, devono essere aperte e plurali ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore più alto di altri”.

Quando Notizie.com telefona al sottosegretario, l’eco delle parole del ministro alla Cultura è ovviamente arrivata. Sgarbi ha già diffuso una nota interpellato anche dall’Ansa, ma ci ha tenuto  ad aggiungere due righe in esclusiva ai nostri microfoni. Queste le parole all’agenzia di stampa Ansa. “Condivido parola per parola la posizione del ministro Sangiuliano. Ma quello era uno spettacolo: lì il sottosegretario non c’era, c’era Vittorio Sgarbi che Giuli e Morgan hanno voluto come attore…Nelle mie funzioni di sottosegretario, la mia dottrina e il mio ruolo sono contegnosi”, afferma Sgarbi. “Le parolacce non le dico mai, se non in un contesto in cui sono pertinenti. In quel caso sono stato chiamato dal presidente del MAXXI Giuli e da Morgan, che per me è come un figlio, come attore. Non ero lì a inaugurare una mostra, ma a fare un discorso in un luogo che è il centro della dissacrazione, perché l’arte contemporanea è dissacrazione. Rivendico perciò la mia libertà creativa in un luogo creativo e chiedo di garantirla anche a Sangiuliano in un luogo in cui la dissacrazione – ribadisce – è la regola”. “Chi mi censura – insiste – credo che voglia censurare la libertà creativa di Houellebecq, Moravia, Pasolini, Carmelo Bene…” E conclude: “Sangiuliano non faccia come Calenda, stia dalla parte di Marinetti”.

Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a Notizie.com

MAXXI, Vittorio Sgarbi a Notizie.com: “Ho parlato del tumore in modo ludico…se non passa neanche questo siamo in un paese di bigotti”

Poi come detto, prima di congedarsi al telefono con noi sottolinea: “Ho parlato del tumore in modo ludico, se non può passare nemmeno questo vuol dire che siamo in un paese di bigotti e fasullo”. Amen. Caso chiuso o si prevedono strascichi e pure conseguenze?

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Luigia Luciani