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Politica

Salario minimo, Cosentino (Cisl Fp Lazio) a Notizie.com: “Sindacato non fa leggi, contratta nell’interesse del lavoratore”

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Luigia Luciani

“La linea la decide il segretario generale, ma la posizione della Cisl mi pare chiara: il sindacato non fa leggi contratta nell’interesse del lavoratore”. Lo ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Giancarlo Cosentino, segretario Fp Cisl Lazio a proposito del salario minimo e dell’intesa trovata da tutte le opposizioni. Fatta eccezione per Matteo Renzi e Italia Viva

Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge – spiega la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderonenoi siamo attenti a tutte le dinamiche del mondo del lavoro e siamo convinti che si debba investire sulla contrattazione collettiva di qualità, anche attraverso dei percorsi, che siano anche di sostegno ai rinnovi contrattuali in termini di detassazione e di agevolazioni fiscali e contributive”.

Giancarlo Cosentino, segretario generale Fp Cisl Lazio a Notizie.com, foto Ansa

 Insomma nessuna apertura, perchè il governo e la maggioranza non prenderanno in considerazione la proposta unitaria delle opposizioni per arrivare a una legge sul salario minimo. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo aveva già definito uno specchietto per le allodole, motivando come, a suo avviso, non sia la soluzione al problema del lavoro sottopagato. Di conseguenza la ministra Calderone ha ufficialmente stoppato le speranze e le richieste di collaborazione arrivate  dalla segretaria Pd Elly Schlein, da Giuseppe Conte e dagli altri leader dei partiti di opposizione. Non da Renzi ovviamente, che si  è sfilato da questo fronte compatto all’apparenza.

Salario minimo, ministro Calderone contro proposta opposizioni

La ministra del Lavoro, Elvira Calderone (Ansa Foto) Notizie.com

Ma su cosa le opposizioni ha dunque trovato un punto di caduta sulla questione salario minimo? Partenza da una soglia minima di 9 euro, con le spiegazioni del caso affidate ad una nota congiunta di qualche giorno fa e firmata M5s, Sinistra Italiana, Azione, Pd, Europa Verde e +Europa : “La necessità di un intervento a garanzia dell’adeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori, in particolare di quelli in condizione di povertà anche per colpa dell’inflazione, è un elemento qualificante dei nostri programmi elettorali. Per questo abbiamo lavorato a una proposta unica che depositeremo alla camera nei prossimi giorni”. Hanno poi proseguito Giuseppe ConteNicola FratoianniMatteo Richetti, Elly Schlein, Angelo Bonelli e Riccardo Magi: “Vogliamo infatti sottolineare con forza la comune convinzione che è giunto il momento di dare piena attuazione all’articolo 36 della costituzione che richiede che al lavoratore sia riconosciuta una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa per sé e per la propria famiglia”. 

“La nostra proposta prevede che: al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore; a ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, venga comunque introdotta una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali”.

Salario minimo, Cosentino (Cisl Fp Lazio) a Notizie.com: “Sindacato non fa leggi, contratta nell’interesse del lavoratore”

Due fronti opposti dunque, tranne Italia Viva come detto: maggioranza contro opposizioni. E i sindacati? Cosa pensano della proposta sopra sintetizzata. Notizie.com lo ha chiesto a Giancarlo Cosentino segretario generale Funzione pubblica Cisl Lazio. 

Segretario Cosentino, non è di certo un segreto quale sia la linea del suo sindacato in merito ad una eventuale legge sul salario minimo, ma della proposta che compatta in questo momento quasi tutte le forze di opposizione cosa ne pensa?

“La nostra linea lo ha detto lei è nota, quella della contrattazione. No al salario minimo imposto per legge. Ci dobbiamo preoccupare come Cisl in generale di capire cosa vada direttamente al lavoratore, di sapere se parliamo anche di tredicesima, ferie e altro…”

Non si prescinde dunque dalla contrattazione?

“La contrattazione tra datore di lavoro e dipendente è il nostro strumento cardine, dopodichè aggiungo non vorrei che il salario minimo finisse col diventare anche salario ultimo”.

Possiamo dire che la vostra posizione sia più in sintonia con la linea espressa in queste ore dal governo anche attraverso le parole della ministra Calderone? 

“No perchè la nostra linea è quella dell’autonomia, e di conseguenza non dobbiamo esprime pareri nemmeno sulle diverse proposte o dichiarazioni, siano esse di maggioranza o di opposizione. Ripeto: il sindacato non fa leggi, contratta nell’esclusivo interesse del lavoratore. Non facciamo politica e riteniamo che delegare la questione ad una legge, equivalga a non dare risposte al lavoratore”.

Anche perchè esiste il dumping contrattuale…

“Che si risolve attraverso la contrattazione. Le faccio un esempio nelle mie corde perchè io mi occupo di Funzione pubblica. Applichiamo la questione alla sanità, quella privata o convenzionata. L’infermiere che opera appunto nel settore privato deve avere e poter ottenere lo stesso salario di colui che lavora nella sanità pubblica. Come lo si rende possibile? Attraverso gli amministratori, in questo caso regionali che devono applicare le stesse leggi e dare risposte uguali ai dipendenti. Quindi, il dumping contrattuale, nel caso specifico si crea quando le risorse pubbliche non vengono adeguatamente controllate”.

Le opposizioni, dalla segretaria Schlein al leader di Azione Calenda chiedono alla maggioranza di governo di essere ascoltate. Sarà possibile secondo lei anche un tavolo coi sindacati?

“Io posso parlare come segretario della Fp del Lazio, per questo, nel rispetto dei ruoli, è giusto lei rivolga la domanda al segretario generale Cisl Luigi Sbarra…”.

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Luigia Luciani