Turismo, quanto spenderanno nel cibo? A confermare le prime stime ci ha pensato direttamente la Coldiretti
L’estate è iniziata, ma le vacanze si avvicinano sempre di più. Una ottima notizia per il nostro Paese ed, inevitabilmente, anche per il settore del turismo. In particolar modo quello enogastronomico che si prospetta a stilare una prima stima in merito a quanto spenderanno i turisti in ottica cibo. Ad annunciarlo ci ha pensato, ovviamente, la Coldiretti che ha affermato: un terzo della spesa turistica totale di questa estate sarà inevitabilmente destinato alla tavola. Stiamo parlando di una cifra che si avvicina ai 15 miliardi di euro. Come riportato in precedenza si tratta di un fattore importante per il ‘Made in Italy‘. Un fenomeno che si sta diffondendo in tutto il territorio.
Un settore che, con il passare del tempo, sta andando sempre di più in crescita. Tanto da raggiungere livelli alti dopo il periodo buio del Covid che ha messo in ginocchio, in particolar modo, il settore del turismo. Nel mese di luglio sono più di 15 milioni (per la precisione 15,6) gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza. Un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’obiettivo dei turisti, oltre a quello di visitare le opere ed i monumenti che il nostro Paese offre, ovviamente è affascinato dall’idea di degustare piatti tipici e particolari del posto.
Turisti si “fiondano” sul cibo in questa estate, numeri da record: parola di Coldiretti
Non è affatto un mistero che la cucina del nostro Paese sia diventato di livello mondiale. La stessa che può contare sull’agricoltura più “green” d’Europa: su 5547 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, su 319 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Senza dimenticare il settore biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica.
Senza dimenticare i tantissimi piatti italiani “taroccati” che si possono trovare all’estero. Secondo quanto riportato da una indagine di “Coldiretti/Notosondaggi” pare che almeno sei italiani su dieci, in viaggio all’estero (per motivi di lavoro o turismo) si sono imbattuti in un piatto o una specialità Made in Italy taroccati. Sono tantissimi gli esempi in questione: spaghetti alla carbonara, prosciutto cotto (al posto del guanciale), formaggio grattugiato (al posto del pecorino romano) e molto altro ancora. Addirittura mascarpone spacciato per tiramisù.