Continua a essere tesa la situazione dopo l’uccisione del 17enne Nahel da parte della polizia a Nanterre. Oggi alle 12 previsto un raduno
La notte scorsa è stata più tranquilla in Francia dopo gli episodi di violenza seguiti all’uccisione del 17enne Nahel da parte della polizia a Nanterre. Nelle ultime ore sono state arrestate 78 persone, che si aggiungono alle 719 già fermate nei giorni precedenti. Per garantire la sicurezza, è stato dispiegato un significativo contingente di 45.000 gendarmi e poliziotti nelle principali città francesi durante la notte tra domenica e lunedì. Sono stati schierati veicoli corazzati leggeri a Marsiglia e Lione. L’Eliseo ieri sera ha convocato una riunione d’emergenza per fare il punto sulla situazione. Presenti il presidente Emmanuel Macron, il primo ministro Elisabeth Borne, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin e il ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti.
Nel summit Macron avrebbe chiesto a Borne di incontrare anche i presidenti dei gruppi parlamentari. Martedì, invece, il presidente dovrebbe ricevere oltre 220 sindaci dei comuni più colpiti dai disordini. Alle 12 è previsto il raduno di tutti i cittadini francesi davanti a tutti i municipi. Il presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia (Amf), David Lisnard, ha annunciato che l’Amf ha deciso di mobilitare i funzionari eletti e la popolazione affinché si riuniscano per mostrare il loro sostegno e lavorare per ripristinare l’ordine. Lisnard ha dichiarato: “Non ci arrendiamo e pertanto domani alle 12.00 abbiamo deciso con tutti i sindaci di Francia di convocare una manifestazione nelle piazze davanti ai municipi, dove suoneremo le sirene e continueremo il nostro lavoro quotidiano affinché ritorni l’ordine“.
La nonna di Nahel ha lanciato un appello alla calma, chiedendo a coloro che stanno causando danni di fermarsi. Ha esortato a non danneggiare scuole, autobus e vetrine, sottolineando che sono le madri che prendono gli autobus. La nonna ha assicurato di avercela solo con il poliziotto responsabile dell’uccisione di suo nipote e non con gli altri agenti. Ha espresso fiducia nella giustizia e ha criticato coloro che commettono violenze in nome di Nahel, definendoli opportunisti.
Mentre si raccoglie una somma considerevole di donazioni a favore dell’agente coinvolto nella morte del 17enne, la nonna di Nahel ha ammesso che ciò le spezza il cuore, ma ha ribadito la sua fiducia nella giustizia. C’è anche una raccolta di donazioni per la famiglia del ragazzo, che al momento ha raccolto circa 80.000 euro. La casa del sindaco Vincent Jeanbrun di Haÿ-les-Roses, nel Val-de-Marne, è stata attaccata la scorsa notte. La moglie del primo cittadino e i loro figli si trovavano all’interno dell’abitazione. La donna sarà sottoposta a un intervento chirurgico e, secondo le prime indiscrezioni, non potrà camminare per tre mesi. Gli assalitori sono fuggiti prima dell’arrivo dei vigili del fuoco e della polizia.