L’attaccante del Psg nel mirino del procuratore generale municipale, che lo ha condannato a pagare un risarcimento enorme
Non c’è mai pace per Neymar. Una volta c’è il contratto con il Psg, un’altra il suo desiderio di tornare al Barcellona, un’altra ancora la denuncia di violenza sessuale subita (e superata incolume), i problemi con il fisco spagnolo o qualsiasi altra cosa. Stavolta è il turno di una maxi-multa, arrivata nel suo Brasile, a causa dei lavori nella propria abitazione che avevano già portato a una lunga serie di polemiche nelle scorse settimana. Adesso è arrivato il responso da parte della giustizia brasiliana, che ha deciso di sanzionare l’attaccante della Seleçao con qualcosa come 3,3 milioni di dollari a causa dei lavori effettuati per realizzare un lago artificiale nella sua villa, sulla Costa Verde di Rio de Janeiro.
A prendere la decisione è stato il procuratore generale municipale, Juraciara Souza Mendes da Silva, che ha ricevuto il rapporto di ispezione di 46 pagine dal segretario municipale dell’ambiente nel quale si evidenzia come siano stati eseguiti “lavori soggetti a controllo ambientale senza autorizzazione“, vi sia stata “la deviazione e l’utilizzo di acque fluviali” e “la rimozione di terreni e la rimozione di vegetazione senza adeguata autorizzazione“.
Sul rapporto di ispezione, redatto il 22 giugno a seguito di una segnalazione anonima, c’è stato un lavoro molto lungo e accurato, che non a caso è stato firmato da due biologi, un ingegnere forestale, un ingegnere forestale sanitario, un ingegnere chimico e un oceanografo. Tutti insieme non hanno avuto dubbi nell’identificare come abusivi e fuori dalle leggi brasiliane i lavori messi in atto da Neymar nella propria abitazione.
Attraverso una nota ufficiale, il Segretariato per la Comunicazione di Mangaratiba ha anche comunicato: “La Segreteria per l’Ambiente, oltre ad irrogare le sanzioni, considerato il danno ambientale arrecato, nonché il mancato rispetto delle vigenti norme ambientali, ha comunicato i fatti accertati alla Procura della Repubblica, alla Polizia Civile, alla Polizia per la Protezione Ambientale Stazione e altri controlli ambientali“. Come riportato dai media brasiliani, l’ufficio stampa del comune di Mangaratiba considera la decisione del procuratore generale già decisiva. Ciò significa che ora Neymar ha a disposizione 20 giorni di tempo per presentare ricorso amministrativo sulle multe e provare a ribaltare la situazione, evitando così di pagare 3,3 milioni di dollari di sanzione.