Domani il ministro si presenterà in Senato per dare conto della sua posizione sui fatti incriminati, ieri intanto Report ha fatto uscire ulteriori particolari del suo rapporto con le banche
In attesa dell’informativa in Senato prevista per domani mercoledì 5 luglio e plaudita dalla premier Meloni come una scelta di trasparenza, il ministro del Turismo Daniela Santanchè rimane nell’occhio del ciclone dopo l’inchiesta portata avanti da Report e trasmessa nelle scorse settimane. Il materiale in mano alla trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci però non era ancora tutto, ieri infatti sono uscite nuove rivelazioni.
Nel corso della puntata si sono dedicati alcuni minuti alla vicenda Santanchè, l’attuale ministro del Turismo finito sotto indagine della procura di Milano per bancarotta e falso in bilancio dopo che i dipendenti della sua società hanno lamentato il mancato pagamento degli stipendi e del tfr a fronte di spostamenti di denaro dalle casse della stessa società ad una straniera con sede a Dubai sempre controllata dalla Santanchè. I nuovi aggiornamenti ci dimostrano come la Visibilia già nel 2011 fosse fortemente esposta con il sistema bancario per un totale di 15 milioni. Solo 2,8 di questi erano collegati a rapporti con Bpm con la quale Visibilia provò senza successo ad aprire un fido. In compenso però l’istituto di credito le diede 320 mila euro per la concessione della pubblicità che poi piazzerà sui giornali.
Altra questione è quella della Ki Group che la Santanchè, all’epoca parlamentare, e il suo ex compagno Canio Mazzaro acquistarono secondo Report grazie anche ad un prestito benevolo di Monte dei Paschi di Siena. Nei nove anni successivi così Santanchè e Mazzaro raccolgono 23 milioni di euro dagli azionisti della neo acquistata Ki Group e quelli della Bioera, 23 milioni che si trasformeranno in emolumenti per le cariche sociali ricoperte dai due in quegli anni. Il tutto mentre i dipendenti della Ki Group rimangono senza stipendi e Tfr.
Intanto sempre ieri il ministro ha presenziato al fianco della premier Meloni all’assemblea generale di Assolombardia, un segnale che potrebbe forse dimostrare l’appoggio del Governo al ministro del Turismo. La stessa Giorgia Meloni sulle pagine del Corriere della Sera aveva elogiato il lavoro fin qui portato avanti dal ministero del Turismo dicendosi serena sulla vicenda per la quale domani la Santanchè riferirà al Senato. Una decisione, quella di riferire in Parlamento, che per il premier denota la buonafede e la trasparenza del ministro in questa vicenda. Una scelta invece criticata dalla segretaria dem Elly Schlein che avrebbe voluto un’informativa per entrambe le camere e non solo al Senato.