Alle 11 di stamattina è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi presso lo studio del notaio Arrigo Riveda a Milano.
Dopo più di venti giorni dalla scomparsa del Cavaliere, gli eredi dello sconfinato patrimonio stanno per scoprire il contenuto del testamento, ma, a quanto emerso, non ci sono state particolari sorprese.
Nessuno dei cinque eredi diretti (Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi) era presente al momento dell’apertura, ma vi erano soltanto due testimoni a garantire il corretto svolgimento della procedura.
Il futuro dell’impero Berlusconi
I due testimoni presenti nello studio milanese erano Luca Fossati, avvocato dello studio Chiomenti, nonché consulente del gruppo Fininvest e Carlo Rimini, altro avvocato milanese. I figli, non essendo stati presenti al momento dell’apertura, verranno a conoscenza del contenuto del testamento soltanto oggi pomeriggio, ancora in presenza del notaio. L’apertura ai figli avverrà nel pomeriggio per un motivo ben preciso: la chiusura dei mercati azionari permette alle aziende del compianto Cavaliere di non subire la minima flessione in borsa, anche in caso di improbabili stravolgimenti delle previsioni.
Nonostante ciò, sembrerebbe essere trapelato qualcosa, che, come detto in precedenza, parrebbe ricalcare quelle che erano le voci degli ultimi giorni, sulle possibili suddivisioni dell’impero Berlusconi. In particolare, come ampiamente ipotizzato e facilmente prevedibile, il controllo della Fininvest rimanga nelle sicure mani di Marina. Il gruppo MFE-Mediaset continuerà ad essere gestito da Pier Silvio, che negli scorsi giorni ha ampiamente dimostrato di voler proseguire nella gestione dell’azienda: “Il nostro obiettivo è costruire un player paneuropeo, è una sfida complicata ma se c’è qualcuno che può portarla a termine è Mediaset. Il lavoro da fare è tanto, abbiamo ancora tanto tanto lavoro davanti ma è fondamentale per Mediaset e anche per tutto il sistema dell’editoria italiana e industriale del Paese”. I restanti tre figli non hanno mai manifestato desideri manageriali nei confronti delle aziende di famiglia, di cui comunque riceveranno asset secondo le cifre e le percentuali presenti nel testamento.
Quando verrà divulgato il contenuto?
Se verrà scelta la strada della divulgazione immediata al pubblico, il contenuto del testamento potrà essere comunicato soltanto dopo la registrazione da parte del notaio Riveda al Registro Generale dei testamenti del Ministero di Giustizia. Avvenendo la registrazione tramite posta elettronica, si dovrà aspettare qualche giorno prima di poter accedere alle copie, che comunque saranno disponibili soltanto dopo aver pagato i relativi diritti di copia.