Omicidio Primavalle, l’ultimo saluto a Michelle Causio

Alle 11 nella chiesa di Santa Maria delle Presentazione a Primavalle sono iniziate le esequie della 17enne uccisa a coltellate e buttata dietro i cassonetti da un coetaneo

La chiesa di Santa Maria della Presentazione in via di Torrevecchia è gremita. Parenti, amici, conoscenti. Tanti, tantissimi ragazzi e ragazze. Molte vestito di nero. Il volto rigato di lacrime, gli occhi gonfi di pianto. E quando il feretro bianco arriva sul piazzale della parrocchia, la commozione tocca livelli altissimi.

Michelle Causo funerale
I fiori all’esterno della chiesa – Notizie.com

Dopo il feretro, ecco arrivare e scendere dalle auto anche i genitori di Michelle Causo. Una settimana fa veniva brutalmente uccisa a Primavalle, da un coetaneo che ha ammesso il delitto.

Da un diciassettenne che le ha inflitto 20 coltellate che le hanno sfigurato il volto. “Dove stiamo andando” si domanda e domanda a tutti Baldo Reina vescovo ausiliare della diocesi di Roma. È lui ad officiare il rito. In chiesa il silenzio e il rispetto sono totali.

Uccisa con 20 coltellate: sfigurata dalla furia omicida di un soggetto estremamente pericoloso

Intanto le indagini sono proseguite con due importanti eventi. In primis l’autopsia che ovviamente ha ritardato la celebrazione dei funerali che dunque avverrà solo oggi a distanza di una settimana dai fatti. I medici legali hanno riscontrato circa venti coltellate inferte sul corpo della ragazza, dalle più superficiali sferrate mentre Michelle provava a difendersi a quelle mortali e profonde su torace, collo e schiena. Il primo colpo da quanto riferiscono dalla Procura le è stato sferrato alla schiena, dunque mentre era di spalle e non poteva difendersi.

Autopsia e interrogatorio di garanzia
Autopsia e interrogatorio di garanzia (ANSA) – Notizie.com

Talmente folle e assurda la rabbia omicida del coetaneo da colpirla anche sul volto fino a sfigurarla. Nel frattempo il gip ha ascoltato le parole dell’omicida nel corso dell’interrogatorio di garanzia durato più di 4 ore e nel quale sono emersi ulteriori dettagli agghiaccianti. Il giovane ha riferito di averla lasciata morire tra gli stenti, di averla vista in preda alle convulsioni e di non aver fatto nulla, anzi di aver pianificato in quegli istanti il modo per sbarazzarsi del cadavere. Tutte circostanze per cui si è deciso di trattenerlo in carcere, in quello minorile di Casal del Marmo dove da ieri è sotto strettissima sorveglianza. Pericoloso tanto da poter essere recidivo si legge nell’ordinanza firmata dal gip, non solo ma anche a pericolo di fuga considerato come il padre sia residente all’estero.

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