Santanché in aula: “Su di me campagna d’odio, mai ricevuto avvisi di garanzia…” [VIDEO]

Il Ministro del Turismo riferisce al Senato e fa una serie di accuse: “Difendo l’onore di mio figlio, sono un’imprenditrice ho usato il mio patrimonio per risolvere le situazione, mi aspettavo plauso”

Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi”. Sono state queste le prime parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè nel corso dell’informativa in Aula al Senato. Accanto a lei in aula c’è mezzo governo presente con Daniela Santanchè in Senato. La ministra del Turismo è seduta tra il vicepremier Matteo Salvini e la ministra Elisabetta Casellati. Tra i banchi del governo ci sono undici ministri e alcuni sottosegretari. “Ho preferito non far pesare al governo e alla maggioranza di cui faccio parte le conseguenze di una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti“.

Il Ministro
Il ministro del Turismo Daniela Santanché (foto Notizie.com)

Determinata, seria e precisa su ogni punto, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, durante l’informativa nell’Aula del Senato. “Affermo sul mio onore che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi“. E poi l’attacco ai giornali, soprattutto a uno in particolaee che non è stato tenero nei suoi confronti: “Il Domani pubblica cose senza citare le fonti E’ bene delle due l’una: o questo giornale mente sapendo di mentire oppure sceglie questo giorno, quello del mio intervento per una classica imboscata per colpire un ministro del governo contro cui si scaglia ogni giorno“.

L’intervista di Borghi e Calenda

Contro di me è in atto una strumentalizzazione politica. Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio. Sono qui per il rispetto che deve a questo luogo e ai cittadini che rappresentiamo“. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, durante il suo intervento al Senato.. E nel giorno di Daniela Santanchè, il presidente del Senato Ignazio La Russa non l‘ha lasciata sola, tanto che è lui a presiedere in aula. In realtà era il turno di Maurizio Gasparri, ma La Russa non ha voluto mancare. Poteva non esserci, visto la consulenza legale sotto forma di diffida svolta per la ministra del Turismo.

Il ministro parla del suo ruolo da imprenditrice: “Faccio impresa da quando ho 25 anni, sono partita da Cuneo con la forza del lavoro contando solo su me stessa, ho raccolta importanti successi imprenditoriali, sono fiera di aver dato lavoro a tante persone. Ho investito nella pubblicità nell’intrattenimento e poi nell’editoria. Ho potuti scrivere pagine di successo“.

L’intervento di Musumeci

Non mi sono mai appropriata di nulla che non mi appartiene, non ho mai abusato delle mie posizioni apicali delle aziende, sfido chiunque a dimostrare il contrario“. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché nel corso dell’informativa in Aula al Senato. “Voglio chiarire subito che la persona cui attingono i miei detrattori come grande accusatore a differenza di quanto riferito in televisione e su altri mezzi non è un piccolo risparmiatore ma secondo le notizie che lui stesso ha divulgato è una sorta di finanziere che si è trasferito prima a Londra poi in Svizzera e a Montecarlo e ora risiede alle Bahamas“. A rincarare la dose è la ministra del Turismo Daniela Santanché nel corso dell’informativa in Aula al Senato.

Non ho mai avuto nessun controllo nel settore dell’alimentare biologico come molti media hanno raccontato. Ho svolto attività di impresa nel mondo della pubblicità, editoria, e intrattenimento e non ho mai superato il 5% della mia partecipazione“. E ancora: “Dalla stampa arrivano “pratiche sporche e schifose“. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè nel corso dell’informativa in Aula al Senato sottolineando che “se non fosse per il rispetto che porto per quest’aula dopo l’uscita proditoria del Domani chiuderei qua il mio intervento ma, aspettando un segno concreto da parte di tutti i colleghi provo a riprendere il filo del mio intervento”.

Da Ki Group srl ho incassato 27mila euro lordi in tre anni, una media di 9mila euro l’anno per gli anni precedenti, tra 2014 e 2018 in cui la società ha fatto margini operativi positivi, ho percepito dalla capogruppo un valore lordo annuo di circa 100mila euro“. A ribadirlo la ministra del Turismo Daniela Santanché durante l’informativa in Aula al Senato, sottolineando che non si tratta dei “compensi stratosferici” di cui si è parlato.

Per 30 anni dal mio gruppo nessuno mi ha mai accusato di nulla. Oggi i miei collaboratori sapranno portare avanti la società, essendo io socia di minoranza. Non ho avuto mai favoritismi e mai li ho cercati”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo al Senato. Poi su Ignazio La Russa la sua doverosa precisazione: “C’è stato un “unico intervento professionale da parte dello studio La Russa“. Così il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè nella sua informativa al Senato.

La mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, ha comunicato di aver presentato a Palazzo Madama una mozione di sfiducia nei confronti della Ministra del Turismo Daniela Santanchè. I senatori del M5S hanno addirittura intonato un coro, urlando alla Ministra “Dimissioni!”. Patuanelli, in un passaggio del suo intervento ha dichiarato: “Ostentare lusso e ricchezza e una vita agiata e dorata non è un reato. Il problema risiede nel fatto che il titolare di una carica pubblica ostenti in modo plateale un lusso avendolo costruito anche sulle spalle degli altri. Ministra, non ha convinto quest’aula e noi abbiamo da pochi minuti presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti“.


Patuanelli ha poi rincarato: “Qui non siamo in tribunale, non è in contestazione una fattispecie di reato ma rileva una valutazione rispetto alla disciplina e all’onore con cui si esercitano gli incarichi pubblici. Ricordo che in una trasmissione lei disse a un percettore del reddito di cittadinanza che doveva vergognarsi davanti a i suoi figli. Dovrebbe invece vergognarsi lei per quelle parole“.

Il commento di Romeo

L’iscrizione al registro degli indagati della Santanchè non più secretata

Attualmente, la situazione di indagata del ministro del Turismo Santanchè può essere visionata dai suoi legali, attraverso un semplice accesso al registro delle notizie di reato. Repubblica ha fatto notare che, l’iscrizione per falso in bilancio e bancarotta delle società possedute dalla Santanchè, è databile al 2 Novembre e, secondo l’art 335, comma 3 bis, le iscrizioni possono essere secretate per un periodo massimo di 3 mesi, non prolungabile. Di fatto, è da febbraio che i legali del ministro potevano avere normale accesso al registro delle notizie di reato.

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