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Politica

Futuro di Forza Italia, Ronzulli: “Il fuoriclasse era Berlusconi, ora dobbiamo diventare grandi”

Published by
Leonardo Marcucci

Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha parlato del futuro del partito dopo la scomparsa del suo fondatore Silvio Berlusconi.

La capogruppo dei senatori di Forza Italia, ha condotto un’intervista al Quotidiano Nazionale in cui ha parlato del futuro del partito lasciato da Silvio Berlusconi e della direzione politica da assumere in Europa.

Licia Ronzulli e Silvio Berlusconi, Notizie.com (foto LaPresse)

Piena fiducia a Tajani e la volontà di trovare una continuità con il lascito del presidente Berlusconi. Qualche parola anche sul futuro di Pier Silvio Berlusconi e le parole pronunciate poche ore fa.

L’europa e le possibili alleanze

Difficile non cominciare dalla situazione europea e dagli equilibri del Partito Popolare Europeo, che potrebbe essere ad un crocevia delle alleanze: “Parlare di crocevia presuppone una riflessione sui compagni di viaggio che il Partito popolare europeo intende scegliere per costituire una maggioranza politica in grado di sostenere la formazione della Commissione europea. Presuppone dubbi e incertezze, che non mi pare siano all’ordine del giorno”. La chiacchierata alleanza tra conservatori e liberali in Europa, viene commentata dalla Ronzulli: “Noi dobbiamo fare il possibile per evitare il ripetersi di quella fase di stallo politico, che nella scorsa legislatura ha portato alla cosiddetta ‘maggioranza Ursula’, innaturale, forzata, necessaria solo per garantire una governabilità a livello europeo. E nell’ultimo anno sono emerse ancor più evidenti le sue contraddizioni”.

Il lascito di Berlusconi e il futuro con Tajani

Quando si inizia a parlare del futuro di Forza Italia e della chiusura di Pier Silvio Berlusconi ad una futura attività politica, Ronzulli afferma: “Se volesse continuare la politica attiva del padre, per tutta la nostra comunità politica sarebbe un arricchimento. Allo stesso modo, dobbiamo avere grande rispetto per le sue parole”. E sull’evoluzione del partito fondato dal Cavaliere: “Io non parlerei di evoluzione, ma di continuità. Nostro compito sarà onorare la memoria del presidente Berlusconi, di raccogliere il suo testimone, di continuarne l’opera. Mi riferisco alla riduzione delle tasse, cioè la pietra angolare che ha ispirato la discesa in campo nel 1994 del leader di Forza Italia. Ma penso anche all’aumento delle pensioni minime, alla tutela delle famiglie, delle categorie più disagiate, delle imprese, a politiche in favore dei giovani, alla semplificazione e alla sburocratizzazione del Paese, alla riforma della giustizia, al miglioramento della rete infrastrutturale, a cominciare dal Ponte sullo Stretto”.

Il capogruppo dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli (Ansa Foto) Notizie.com

Ma esisterà Forza Italia senza la figura illuminante di Silvio? “Certo, adesso è cambiato tutto. La sua scomparsa ci ha costretto a diventare improvvisamente grandi. Dobbiamo dimostrare di saper navigare in mare aperto. Ma per farlo dobbiamo partire innanzitutto dalle regole, dalla struttura. Perché c’è un prima e un dopo il 12 giugno. Prima, la guida, la sintesi, il leader, il fuoriclasse era Berlusconi. Ora c’è, ci deve essere la squadra. Bisogna indicare un presidente pro-tempore, e questa figura non può che essere Antonio Tajani, per storia, autorevolezza, esperienza e competenza. Lavorando per realizzare davvero il nostro programma e facendolo in modo compatto, continueremo a essere attrattivi”.

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Leonardo Marcucci