Fonti interne di Palazzo Chigi si scagliano contro la Magistratura: “Vogliono diventare opposizione?”. Pd, 5Stelle e Sinistra italiana chiedono le dimissioni di Delmastro
Si accende la battaglia politica intorno alla vicenda legata al sottosegretario Delmastro. Per il Gip di Roma, a differenza di quanto era stato sostenuto dalla Procura, è convinto che sussista sia l’elemento oggettivo sia quello soggettivo del reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Una situazione che ha scombussolato lo scenario politico e che ha portato ad una forte divisione tra il mondo della Magistratura e il Governo.
Palazzo Chigi attacca. In un processo “non è consueto che la parte pubblica, chieda l’archiviazione” e il Gip “imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti sono secretati è fuori legge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente” nel giorno dell’informativa in Parlamento, “dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria”. Lo affermano fonti di Palazzo Chigi. “Quando questo interessa due esponenti del governo” è “lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”.
Un riferimento chiaro a quanto accaduto nel corso degli ultimi due giorni, con le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il ministro Daniela Santanchè e il sottosegretario Delmastro. Per il sottosegretario alla Giustizia, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, il Gip di Roma, che non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, ha disposto oggi l’imputazione coatta. Il secondo riferimento è alle notizie del fatto che la ministra sia indagata a Milano per falso in bilancio e bancarotta.
La dura reazione del governo è stata evidenziata anche dalle dichiarazioni dei protagonisti: “Lascia stupefatti la decisione del gip di disporre l’imputazione coatta contro il sottosegretario Andrea Delmastro. Una scelta che è a dir poco singolare e che sorprende dato che la procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione per il procedimento a suo carico riguardo la vicenda di Cospito. Siamo convinti che tutto si concluderà positivamente perché nessun segreto è stato violato. All’onorevole Andrea Delmastro la vicinanza e la solidarietà dell’intero gruppo di Fratelli d’Italia al Senato”. Lo dichiara Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Siamo stupiti dalla decisione del Gip – dichiara invece Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fdi – che ha disposto l’imputazione coatta dell’amico Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia. Ed è uno stupore più che motivato se solo si pensa che la Procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione del procedimento aperto a suo carico. Siamo sempre stati convinti, e continuiamo ad esserlo, dell’inesistenza del reato che si vorrebbe contestare al collega Delmastro e siamo certi che nelle ulteriori fasi del procedimento si giungerà comunque a tale conclusione. Porgo intanto ad Andrea la vicinanza e la solidarietà umana e politica di tutti i parlamentari di Fratelli d’Italia”.
Tuonano le opposizioni: Ilaria Cucchi (Avs) chiede le dimissioni di Delmastro. Il Pd parla di grave copertura del Premier Meloni: “Non si tratta ancora – dichiarano Serracchiani, Lai, Orlando e Verini – di una sentenza e tuttavia la pronuncia di un giudice terzo, ma anche la stessa richiesta di archiviazione che aveva riconosciuto la riservatezza degli atti, dimostra che le parole degli esponenti della maggioranza e del governo sono state clamorosamente avventate. Bonelli invoca le dimissioni del sottosegretario. La battaglia politica si infiamma.